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Conte ha fatto spendere all’Inter 230 milioni per uscire dall’Europa a dicembre

Calcio e Finanza fa i conti del disastro Inter: lui e il suo staff costano 23,5 milioni l’anno e hanno raggiunto gli stessi risultati di Spalletti

Conte ha fatto spendere all’Inter 230 milioni per uscire dall’Europa a dicembre

La premessa è che nessuna squadra italiana era mai stata eliminata tre volte consecutive alla fase a gironi di Champions League. Ma l’Inter è andata anche oltre: per uscire dall’Europa senza nemmeno passare dall’Europa League Conte ha fatto spendere al club la bellezza di 230 milioni di euro, partendo da una base che con Spalletti aveva già assicurato il quarto posto in campionato.

Il credito riservato al tecnico pare infinito: anche ieri, ad eliminazione ancora calda, il refrain della critica era “ora vinceranno lo scudetto, ma senza di lui si schiantano”. E’ una sindrome, quasi: l’idea che all’improvviso l’Inter scarterà e vincerà dopo aver toccato il fondo. Come l’Italia di Bearzot.

Il costo di questa operazione fideistica lo calcola Calcio e Finanza, bilanci alla mano.

Nelle ultime due stagioni l’Inter ha acquistato: Romelu Lukaku, 67,2 milioni; Achraf Hakimi, 40,5 milioni; Nicolò Barella, 40,0 milioni; Christian Eriksen, 26,9 milioni; Valentino Lazaro, 21,0 milioni; Stefano Sensi, 20 milioni (+3 milioni di prestito); Diego Godin, 3,5 milioni; Matteo Darmian, 2,5 milioni; Ashley Young, 1,7 milioni; Aleksandar Kolarov, 1,5 milioni. A questi vanno aggiunti i prestiti di Biraghi e Moses lo scorso anno e l’acquisto a parametro zero di Alexis Sanchez dal Manchester United.

A parte Icardi, poi, nelle ultime due stagioni hanno lasciato l’Inter solo Godin, Candreva, Politano, Joao Mario, Asamoah, Borja Valero, Dalbert, Gabigol, alcuni dei quali non ancora a titolo definitivo. In sostanza, la squadra non ha mai smesso di rafforzarsi.

L’impatto economico di questo sforzo si è visto alla voce stipendi: al 31 marzo 2020 gli stipendi dei calciatori erano aumentati a 91,9 milioni dei euro, dagli 87,3 milioni del 31 marzo 2019. E lo staff tecnico, Conte e i suoi derivati, al 30 giugno costano 23,5 milioni. Al 20 giugno 2019, costavano 16,7 milioni: una crescita del 41%.

Anche volendo considerare solo i compensi registrati a bilancio al 30 giugno 2020 – scrive Calcio e Finanza – l’Inter di Conte pesava a bilancio per 257,7 milioni di euro, contro i 219 milioni dell’Inter di Spalletti nel 2018/19.

I risultati in campo hanno anche un effetto negativo sui ricavi, in termini di mancati premi Uefa. L’Inter, nonostante l’eliminazione, incasserà comunque almeno 50 milioni circa, di cui 37,6 milioni senza considerare il market pool: 14,5 milioni come bonus qualificazione ai gironi; 17,7 milioni dal ranking decennale/storico; 5,4 milioni come bonus prestazioni. Ma non c’è praticamente differenza con Spalletti: nessuno dei due tecnici ha centrato i 9,5 milioni di bonus derivanti dalla qualificazione agli ottavi.

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