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Quella di Sandulli è una sentenza molto più violenta della prima, con accuse gravissime al Napoli

Non è scritta con un linguaggio giuridico, mette i piedi nel piatto ed esprime quel che tutti gli juventini hanno sempre pensato. Il Napoli viene quasi insultato

Quella di Sandulli è una sentenza molto più violenta della prima, con accuse gravissime al Napoli
Il giudice Sandulli

E pensare che nelle scorse settimane Piero Sandulli – presidente della Corte d’appello della Figc – è stato messo in discussione per essere intervenuto pubblicamente sulla vicenda Juventus-Napoli. Ha rilasciato alcune dichiarazioni, che peraltro facevano pensare a un accoglimento del ricorso («La classifica non può essere decisa dal Covid»), che hanno indotto qualcuno a parlare di ricusazione.

La realtà, come spesso accade, ha spazzato via il gossip. La realtà dei fatti è che la sentenza della Corte d’appello federale è nettamente più pesante della decisione del giudice sportivo Mastrandrea. In quel caso, il giudice sportivo si era avventurato in una linea giurisprudenziale che francamente sembrava un’arrampicata sugli specchi. Stavolta la Corte d’appello non ha scritto utilizzando un linguaggio e un percorso giuridico. Ha utilizzato un filo logico che è l’esatto pensiero di tanti tifosi che non sono del Napoli. Sandulli scrive chiaro e tondo che il Napoli aveva già deciso di non giocare Juventus-Napoli e che nel corso della settimana ha lavorato per costituirsi un alibi.

Mentre nel dispositivo del giudice Mastrandrea, tutto si reggeva sulla cancellazione dell’aereo privato per Torino – peraltro avvenuta dopo la decisione dell’Asl e della Regione Campania, tant’è vero che alcuni tesserati del Napoli erano già in aeroporto -, stavolta l’aereo è un dettaglio, così come la cancellazione dei tamponi a Torino. Il cuore della sentenza è il comportamento del Napoli che viene considerato sleale e scorretto nei confronti del protocollo e degli altri club che nelle medesime condizioni hanno ugualmente disputato le partite. Sandulli mette nero su bianco il seguente concetto: il Napoli conosceva benissimo il Protocollo, che bisogno c’era di chiamare la Regione e le Asl?

È un provvedimento che sembra non lasciare aperta alcuna porta. È il calcio che mette dei paletti, che difende sé stesso e lo fa con una violenza inaudita, arrivando praticamente all’insulto. Mentre Mastrandrea era sembrato persino timido in primo grado, la sentenza di Sandulli è proterva, mette i piedi nel piatto e accusa il Napoli di slealtà e di aver brigato per non giocare. In pratica il pensiero di tutti i tifosi juventini (e non solo).

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