Lazio, è scontro con l’Uefa sull’esito dei tamponi di Immobile, Leiva e Strakosha 

Per l'Uefa i tre sarebbero sospetti o debolmente positivi. Il club parla di "possibili criticità" nei risultati dell’organizzazione europea. Immobile infuriato. Lotito non si arrende

la lazio alle prese con i no vax

La Lazio alle prese con i tamponi da Covid, su cui la Procura federale ha aperto un’inchiesta. Un vero e proprio caso, che riguarda tre giocatori: Immobile, Leiva e Strakosha. Martedì scorso sono risultati positivi al virus e quindi non hanno potuto partecipare alla trasferta di Champions in Belgio. Domenica, prima della gara di campionato contro il Torino, sono risultati negativi e sono stati schierati in campo da Inzaghi. Ieri, di nuovo, un dubbio. Per loro niente partenza per San Pietroburgo. Scrive il Corriere dello Sport:

Per l’Uefa sarebbero risultati ‘sospetti’ o ‘debolmente’ positivi al tampone molecolare eseguito lunedì mattina”.

Per la Lazio sono negativi. Il quotidiano sportivo continua:

“trascorrono un paio d’ore convulse. Immobile s’infuria, sta benissimo. Era convinto di poter giocare in Russia, il ds Tare ci parla e prova a calmarlo. Dopo Bruges, la Scarpa d’Oro rischia di saltare un’altra partita di Champions. La Lazio lo aveva controllato due volte prima di Torino con esito negativo. Tampone molecolare venerdì, via libera ricevuto anche dalla Asl Roma 1, test antigenico appena approvato dall’ultimo protocollo Figc domenica mattina a poche ore dalla partita con in granata. Stesso discorso per Leiva e Strakosha. Nessuno dei tre, compreso Ciro, alle 13 sale sul pullman diretto in aeroporto, anche se Lotito tenta l’ultima carta. Un altro tampone di controllo da verificare tra ieri notte e questa mattina”.

Chi sbaglia? La Uefa o la Lazio?

L’incongruenza, scrive la Gazzetta dello Sport, sarebbe relativa al differente modo di valutare le analisi.

“L’Uefa si affida (per i club italiani) al Synlab, in campionato ogni società è libera di appoggiarsi a strutture convenzionate e riconosciute dall’autorità sanitaria locale. I controlli Uefa prevedono uno screening su tre geni: E, Rd/RP, N. Le cliniche dei club possono riferirsi a uno solo di questi (N): un’opzione a cui le società più attente non danno seguito. Da qui la differente valutazione”.

Il Corriere dello Sport specifica:

Lotito si affida da maggio a un laboratorio di Avellino, che avrebbe dato esito negativo ai controlli di Immobile e Leiva prima e dopo Torino. La differenza, secondo quanto sostengono nel club biancoceleste, starebbe in una differente lettura dei parametri e non della soglia di positività, la stessa in Europa e in italia. il tampone molecolare amplifica lo spettro d’esame rilevando i geni E,N, Rdrp; soltanto il terzo indicherebbe con certezza la positività al Covid, i primi due non necessariamente e possono segnalare una traccia, una cicatrice di un’infezione già superata alle vie respiratorie. Sarebbe il caso di Immobile, Leiva e Strakosha”.

Ieri mattina i tre si sono allenati con i compagni, ma poi sono tornati a casa. Potrebbe anche accadere che oggi prendano un charter per raggiungere la squadra, come accaduto a Pereira la settimana scorsa. Ma intanto la procura della Federcalcio ha deciso di aprire un’inchiesta per valutare se da parte della Lazio ci siano state violazioni del protocollo Figc.

Continua la rosea:

L’obiettivo della Procura è quello di verificare eventuali infrazioni alle norme e superficialità nell’analisi degli esami. Nelle ultime settimane la Lazio aveva cambiato la propria struttura medica di riferimento, con tamponi effettuati direttamente a Formello”.

Eventuali violazioni porterebbero al deferimento del club.

In serata è arrivato il comunicato del club biancoceleste.

“I test svolti per la competizione europea hanno confermato la positività di alcuni componenti del gruppo già in isolamento. Contestualmente, il club, che monitora i tesserati attraverso laboratori qualificati, ha rilevato possibili criticità in relazione ai risultati ottenuti dall’organizzazione europea e in un clima di piena collaborazione sta valutando le singole posizioni di alcuni tesserati”.

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