Tra il club e l’autorità sanitaria solo interlocuzioni telefoniche. Non si è potuto procedere alla mappatura dei contatti come previsto dal protocollo Figc. L’attaccante non avrebbe dovuto giocare a Torino

La posizione della Lazio nel caso tamponi diventa più complicata. Ad inguaiare il club biancoceletse ci sarebbe la mancata comunicazione ufficiale all’Asl Roma 1 della positività di alcuni dei suoi calciatori. E i rapporti con l’Asl sono proprio ciò su cui la Procura Federale sta indagando.
La Gazzetta dello Sport scrive:
“Da quanto emerge, la Asl in questione ha avuto con la Lazio soltanto interlocuzioni telefoniche. In un primo momento il club aveva contattato la Asl Roma 4, a cui appartiene la sede di Formello, che ha però spiegato che quella competente fa riferimento alla residenza dei positivi, nel caso dei giocatori coinvolti appunto la Roma 1. Alle telefonate non ha fatto però seguito alcuna comunicazione formale relativa ai casi di positività. La Asl a quel punto non ha potuto disporre alcun tipo di mappatura dei contatti del positivo così come previsto dalla legge e dal protocollo Figc”.
La rosea spiega quali sono gli effetti di questa situazione sul caso Immobile. L’attaccante della Lazio era stato trovato positivo dal laboratorio Synlab, di cui si serve la Uefa, per due volte, il 26 ottobre e il 2 novembre e per questo fermato per la partita di Champions in Belgio. Eppure, la Lazio lo ha schierato in campo a Torino perché ai test effettuati dal laboratorio di Avellino (di cui si serve il club) il 30 e il 31 ottobre era risultato negativo e perché la positività decretata dalla Synlab era debole. Ma ai sensi del protocollo Figc non si distingue tra positività debole o forte.
“Per giocare, uscendo dunque dall’isolamento, Immobile avrebbe avuto bisogno di un validazione della propria negatività da parte dell’autorità sanitaria competente, che pare proprio non ci sia stata“.
Difficile dunque che adesso Immobile possa essere schierato contro la Juventus, domenica.
“La posizione dell’attaccante è dunque tutta da valutare. Nell’allenamento di ieri non si è visto, ma oggi come il resto della squadra si sottoporrà a un nuovo giro di tamponi. Alla Lazio c’è ancora chi pensa di poter ripetere la procedura vista per il Torino e averlo domenica in campo. Ma rispetto ad allora il club ha gli occhi di tutto il calcio, e non solo addosso”.