Setti: «Va bene fare qualche tampone in più, ma i calciatori devono essere più responsabili»
Alla Gazzetta: «Bisogna chiedere loro di rispettare il distanziamento e direstare in famiglia».
Alla Gazzetta: «Bisogna chiedere loro di rispettare il distanziamento e direstare in famiglia».
La Gazzetta dello Sport dedica uno speciale al Verona. C’è anche un’intervista al presidente, Maurizio Setti. Parla del campionato in corso e del rischio Covid.
«Il rischio di rallentamenti c’è. Non si sa se finirà e come. Vorrei che la gente capisse che il calcio è un’industria. Non prendete come modello i giocatori che guadagnano milioni di euro all’anno. Prendete come modello i dipendenti che percepiscono stipendi “normali”, come succede in tutte le aziende. Il rischio della cassa integrazione per queste figure è concreto e si rischierebbe il default. E lo dico rivolgendomi ai giocatori e ai procuratori che ogni tanto credono di vivere in un limbo e lo dico anche al Governo perché ho l’impressione che il calcio
venga visto come hobby».
Sul protocollo.
«Credo che si possa anche fare qualche tampone in più, ma la questione è un’altra. Bisogna richiamare a un comportamento più responsabile i giocatori. Bisogna chiedere loro di rispettare il distanziamento e direstare in famiglia».