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Il delirio di AffariItaliani contro De Luca: «Un uomo di m…»

Dagospia riprende il violento articolo di Fabio Massa contro la Campania e il governatore: «Una parte di me dice che non vanno aiutati»

Il delirio di AffariItaliani contro De Luca: «Un uomo di m…»

Una vera e propria perla quella che ci regala Dagospia, che riprende un articolo comparso su Affari Italiani a firma di Fabio Massa. Dagospia lo definisce “delirante” e non ha tutti i torti.

Massa parte scrivendo che De Luca gli è sempre stato simpatico. Chiede scusa per questo e riconosce subito di essersi sbagliato e di averlo capito quando il governatore della Campania pronunciò quella che lui definisce la “famosa frase della vergogna”, cioè questa:

“Quando noi chiudevamo altrove si facevano iniziative pubbliche: Milano non si ferma, Bergamo non si ferma, Brescia non si ferma. Poi si sono fermati a contare migliaia di morti.

Si affretta però subito a chiarire. Oggi che “la Campania è il nuovo focolaio d’Italia, la regione infetta”, i lombardi non sono affatto contenti.

“Non siamo contenti per nulla, per niente. Non godiamo, noi lombardi. Ieri De Luca è andato a piangere a Roma perché aiuti la Campania, o sarà una nuova “Lombardia””.

Ma De Luca sbaglia, dice, perché

la Lombardia ha fatto da sola. Ha comprato da sola le mascherine e tutto il resto. Ha fatto da sola un sacco di errori, intendiamoci”.

Poi passa ad analizzare le ultime dichiarazioni dello sceriffo, quelle di stamattina. Il governatore ha detto:

“Il momento difficile del Covid-19 non è alle spalle, è ancora davanti a noi. Prepariamoci ad avere mesi, se le tendenze in corso si confermano, ancora più pesanti di quelli da gennaio a maggio“.

Ma ha sbagliato ancora, scrive Massa.

“Perché la verità vera e finale è che il Covid, sotto al Po, non è mai davvero sceso: altro che mesi pesanti da gennaio a maggio. Non hanno fatto i conti con la violenza vera del virus, con le terapie intensive piene, con le bare”.

Massa scrive tanto, l’articolo è molto lungo. Passiamo al nodo centrale. Quando parla della mano tesa da Fontana in direzione del collega campano. Il presidente della Regione Lombardia si è offerto di ospitare i pazienti campani nell’Ospedale della Fiera di Milano.

“La mia parte razionale dice che ha fatto bene, perché questo è un Paese solo, è l’Italia, e il Campano ammalato va curato come un fratello, come un Lombardo, come un milanese. Ma la mia parte irrazionale mi dice che no, è un errore, perché non si deve permettere che il modello chiagni e fotti, e fotti me mentre ridi dei miei morti, sia validato“.

E conclude:

“La mia parte irrazionale dice che se l’avete votato, ve lo siete meritato, e questo vale anche per Sala, e Fontana, e la Appendino a Torino, e la Raggi a Roma, e Salvini in Senato e Zingaretti nel Lazio. La mia parte irrazionale dice: andate a fanculo, l’ospedale in Fiera l’abbiamo fatto con i nostri soldi, e ci avete pure preso in giro, irrisi. Ci avete fatto passare per pirla. E adesso però andate a Roma a frignare che non ce la farete, che finirete come la Lombardia, dopo averci riso dietro. Però la Lombardia ha quasi tremila terapie intensive, e voi niente, nisba, quattro posti manco agibili. Ma questa è la parte irrazionale, e la devo sopprimere. Quindi ha fatto bene Fontana a dirvi che se volete qui c’è posto, venite. Perché la Lombardia è accogliente. Anche se De Luca rimane un uomo di merda“.

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