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Il calcio d’elite “chiagne e fotte”: si lamenta per la crisi e spende 2,5 miliardi al calciomercato

Secondo il Guardian la sola Premier League ha speso più di un miliardo di sterline. E per ora si rifiuta di aiutare le serie minori, nonostante gli appelli del governo

Il calcio d’elite “chiagne e fotte”: si lamenta per la crisi e spende 2,5 miliardi al calciomercato

Dopo aver passato un’intera primaversa a piangere miseria per il blocco dei campionato e le ripercussioni economiche il calcio d’elite spende e spande come se non ci fosse un domani. I primi cinque campionati europei hanno speso in totale più di 2,7 miliardi di euro al mercato estivo, con più di 1 miliardo di sterline provenienti dalla sola Premier League, nonostante le restrizioni finanziarie imposte ai club dalla pandemia.

La somma, registrata dal Guardian, è notevole, scrive il quotidiano. Soprattutto in considerazione del crollo delle entrate che si è fatto sentire in tutto il continente, con gli stadi chiusi e l’indotto in caduta libera.

La Premier League, secondo il sito transfermarkt.co.uk registra 1,03 miliardi di sterline spesi dai top club dal 27 luglio, una cifra sostenuta soprattutto dal ritorno del Chelsea sul mercato dopo la fine del blocco cui era sottoposto.
Cifre che sicuramente aumenteranno prima della chiusura del mercato lunedì prossimo, e che “lasciano sicuramente l’amaro in bocca a molti tifosi, vista la reticenza della Premier League ad accettare un piano di aiuti economici alle serie minori, come la Football League”.

Il Guardian entra nel dettaglio della nota spese del mercato della Premier:

“L’arrivo della scorsa settimana del portiere Édouard Mendy ha portato la spesa del Chelsea a 225,1 milioni di sterline, mentre i 72 milioni spesi per il centrocampista tedesco Kai Havertz sono stati una cifra record per il club. Anche il Manchester City ha più di 127 milioni di sterline per Ferran Torres (24,5 milioni di sterline), Nathan Aké (41 milioni di sterline) e questa settimana Rúben Dias (62 milioni di sterline). L’arrivo di Dias dal Benfica significa che il City ha speso più di 400 milioni di sterline in difensori dall’arrivo di Pep Guardiola nel 2016″.

La Premier League ammortizza le spese con gli enormi introiti commerciali e radiotelevisivi, e si considera immune all’impatto finanziario della pandemia.

Ieri il ministro dello sport, Nigel Huddleston, ha ripetuto l’appello del governo affinché la Premier League sostenga i club della EFL, promettendo al contempo sostegno finanziario per la National League.

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