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Repubblica: il contropiede della Juve per riaprire lo Stadium

Il club bianconero ha presentato un piano per avere il pubblico già contro la Sampdoria al debutto in campionato. Ma per il Cts la priorità è la scuola

Repubblica: il contropiede della Juve per riaprire lo Stadium

Il contropiede della Juve per riaprire lo Stadium“. E’ il titolo dell’apertura dello Sport di Repubblica. Il tema è il piano presentato dal club bianconero al presidente della Regione Piemonte, Cirio, per avere già il pubblico al debutto contro la Sampdoria in campionato. Piano che è stato inviato al Cts ed ora è in attesa di approvazione.

Piano inviato al Cts, da cui dipende l’approvazione: il comitato però è cauto su una decisione nazionale che apra tutti gli stadi. Resterebbe la possibilità di deroghe su base regionale, che darebbero il via a un campionato a doppia velocità, almeno sugli spalti, con partite con il pubblico e altre nel gelo delle tribune vuote. Ma in ogni caso è improbabile che tale apertura arrivi già per la prima giornata. Per il Cts infatti la priorità è la scuola, che riparte il 14 settembre: sul calcio, i tecnici potrebbero prendere tempo e valutare anche l’andamento dei contagi”.

Mentre la Juventus e il Torino agiscono, scrive Repubblica,

le altre società si muovono sotto traccia, facendo emergere l’ennesimo segnale di scarsa coesione nel calcio italiano. Tra chi freme per poter riaprire gli impianti nonostante le limitazioni e chi preferisce attendere tempi migliori”.

Il quotidiano dettaglia il piano della Juventus.

Nel piano sicurezza della Juventus, affidato alla GAE Engineering come quello approvato per il Giro d’Italia, la capienza aumenterà progressivamente dal 10% fino a raggiungere il 20% dei 41 mila posti totali. Partendo da un afflusso minimo, grazie all’apertura di un solo settore, fino a stabilizzarsi sugli 8000 spettatori. Traguardo che prevede uno schieramento di 500 steward per garantire il distanziamento e le delicate operazioni di ingresso e deflusso del pubblico: un posto ogni tre e una fila vuota per ognuna piena, entrata e uscita a blocchi, con orari e ingressi prestabiliti. Una macchina organizzativa dai costi elevati, con il pareggio economico obiettivo da raggiungere. Una prima mossa, quella della società di Andrea Agnelli, che potrebbe rompere gli argini: dalla Lombardia filtra la possibilità che già oggi possa partire una proposta a quella dei bianconeri da parte di una società di Serie A (l’Atalanta?). Dando il via a una serie di iniziative che potrebbero riunire, seppur involontariamente, il fronte del calcio italiano”.

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