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Intanto Suarez, per non saper né leggere né scrivere, è passato all’Atletico Madrid

Il freddo addio del Barca per una leggenda del club col quale ha vinto tutto. E sui social il Pistolero si aggiunge al club dei “cattivi” di Simeone

Il Barça ha lasciato andar via il terzo capocannoniere nella storia del club a mezzanotte in punto. Luis Suárez ora, non sapendo coniugare bene i verbi in Italiano, gioca nell’Atletico Madrid.

L’Atlético pagherà sei milioni di euro, con un po’ di variabili non ancora specificate. In una breve e fredda dichiarazione il Barça lo ha “licenziato” il giocatore ringraziandolo per “l’impegno e la dedizione” e augurandogli buona fortuna per il futuro.

Caduto l’ultimo ostacolo – il no di Bartomeu – visto anche il polverone del test-truffa per ottenere la cittadinanza italiana, Suarez ha chiuso in un lampo il suo passaggio alla corte di Simeone, firmando per le prossime due stagioni.

Per la stampa spagnola se ne va da Barcellona “una leggenda vivente del club. Suárez è arrivato nel 2014 dal Liverpool per poco più di 80 milioni di euro e ha lasciato il Barça sei anni dopo con una Champions League, quattro Liga, quattro Coppe del Re, due Supercoppe spagnole e una Supercoppa Europea in bacheca. A livello individuale, ha chiuso la sua avventura da terzo capocannoniere nella storia del club con 198 gol, superato solo da César Rodríguez (238 gol) e Leo Messi. Nel 2015/16 ha vinto la Scarpa d’Oro segnando 40 gol in campionato, rompendo per la seconda volta l’egemonia Messi-Ronaldo. Insieme a Neymar e Messi ha formato il tridente della seconda tripletta nella storia del club, con Luis Enrique.

Ora, a 33 anni, il Pistolero va all’Atletico, abbracciando – come hanno scritto scherzato sui social – il lato oscuro della forza.

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