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Il City ha scelto di non prendere Koulibaly, ha preso due centrali per 100 milioni

L’arrivo di Ruben Dias (oltre a quello di Aké) certifica che il problema non era economico. Il Napoli potrà continuare a contare su una delle coppie centrali migliori d’Italia

Il City ha scelto di non prendere Koulibaly, ha preso due centrali per 100 milioni

Il Manchester City non ha voluto prendere Kalidou Koulibaly: è questo il dato di fatto che emerge dopo le ultime operazioni di mercato dei Citizens che lasciano intendere un cambio di strategia. Non è un problema economico: la proprietà del club ha fondi e mezzi e infatti ha messo in piedi una campagna acquisti che finora è costata 156,8 milioni di euro a fronte dei 60 incassati, per un saldo negativo di circa 97 milioni.

La prima fase del mercato è girata intorno a due operazioni che non hanno cambiato gli equilibri finanziari: all’arrivo di Nathan Aké – primo difensore centrale voluto da Guardiola – per 45 milioni di euro (dal Bournemouth) è corrisposta la cessione per lo stesso importo di Leroy Sané al Bayern Monaco. Poi è arrivato anche Ferran Torres dal Valencia per 23 milioni, oltre a tre giovani (Moreno dalla Juventus, Couto dal Coritiba e Kaboré dal Mechelen) che hanno inciso per altri 20 complessivamente.

Il solo Aké evidentemente non bastava a Guardiola che ha chiesto un secondo difensore centrale, con la speranza di creare quella stabilità difensiva che manca da troppo e che limita le potenzialità della squadra. Pep lo ha cercato in Serie A: ci ha riprovato per Bonucci, ricevendo il rifiuto dal giocatore, e ci ha tentato con Koulibaly per il quale De Laurentiis non ha voluto accettare un’offerta da 60 milioni. Il presidente ne ha parlato sul suo yacht in compagnia di Fali Ramadani, agente del difensore senegalese e mediatore nella trattativa.

A quel punto, la dirigenza del City ha preferito investire su un giocatore più giovane anche se dà meno garanzie: Ruben Dias, arrivato dal Benfica per 68 milioni ma soltanto sulla carta perché nella stessa operazione è rientrata anche la cessione di Nicolas Otamendi ai portoghesi per 15 milioni. Da un lato, i Citizens hanno preferito risparmiare e investire su un difensore più futuribile (è del 1997). Ma se sommiamo i soldi spesi per Dias e Aké, arriviamo praticamente a cento milioni. Altre pretendenti reali non ce ne sono: il PSG ha effettuato qualche sondaggio esplorativo, dall’Inghilterra è stato inserito anche il Liverpool tra le squadre interessate, ma nulla di più.

Il Napoli dunque, a pochi giorni dalla chiusura del mercato, può continuare a contare su una delle coppie più affidabili della Serie A, con lui e Manolas. La cessione avrebbe permesso al club di risanare i conti, comunque segnati dai tanti acquisti compiuti tra gennaio e agosto, nonostante i tanti riscatti incassati. La conferma di Koulibaly diventa così un motivo in più per credere nel valore della rosa e nel miglioramento dei risultati, necessario dopo una stagione tribolata come quella passata.

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