ilNapolista

Di Pietro e il caso Suarez: «Non possono esistere corrotti senza corruttore o corruttori»

A Novantesimo Minuto. «Serve un nome o cognome, non può essere una società il corruttore». Sarzanini: «È un’inchiesta nata da pochi giorni, è molto presto»

Di Pietro e il caso Suarez: «Non possono esistere corrotti senza corruttore o corruttori»

A Novantesimo minuto, si parla del caso Suarez. Ospiti la giornalista del Corriere della Sera Fiorenza Sarzanini che sta seguendo l’inchiesta, il giornalista Gianfranco Teotino e l’ex pm di Mani Pulite Antonio Di Pietro (juventino).

Di Pietro ricorda: «Ho letto tante cose sui giornali. Non ci possono essere i corrotti senza i corruttori. È come il matrimonio, i due vanno insieme. Ma stiamo attenti a dire che è la Juventus, deve esserci un nome e cognome. Poi, ancora: siamo sicuri che sia corruzione? Dev’esserci qualcosa in cambio. È un’indagine ancora da fare. Non si può interrompere un’inchiesta. C’è stata una riprogrammazione degli eventi».

Per Teotino la vicenda gli ricorda più la commedia all’italiana con Alberto Sordi, tipo Il vigile. In studio non sono affatto d’accordo con lui, visto che parliamo di un presunto esame farsa per ottenere la cittadinanza italiana che è agognata da tante persone che ne avrebbero i requisiti.

Sarzanini: «Questa indagine nasce per caso, sono stati captati per un’altra indagine. L’indagine è nata da appena 5-6 giorni. La giustizia sportiva non ha nulla di nulla, sono atti coperti dal segreto. Può solo aver fatto una richiesta. Dubito che la procura di Perugia invii atti segreti. Qui siamo all’ipotesi di corruzione, non di corruzione. Parliamo di ipotesi per tre persone. Si sta cercando di capire se quelle telefonate intercettate in cui l’avvocatessa della Juve dice che “se tutto va bene, porteremo altri giovani della Primavera” prefigurino qualcosa. Ma è molto presto per capire, l’indagine è nata da pochi giorni».

 

ilnapolista © riproduzione riservata