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Bielsa si presenta alla Premier col suo calcio veloce e a-ideologico. Se avesse pure la difesa…

Il suo Leeds protagonista contro il Liverpool di Klopp: perde 4-3 per un rigore nel finale. Ma gioca un calcio giocoso e verticale e sfiora l’impresa

Bielsa si presenta alla Premier col suo calcio veloce e a-ideologico. Se avesse pure la difesa…

Si presenta alla sua maniera Marcelo Bielsa esordiente in Premier League a 65 anni. El Loco, insuperabile personaggio nonché grande allenatore, cominciato con una signora prestazione. Perde 4-3 ad Anfield Road. Stava pareggiando fino all’87esimo quando la sua difesa ha provocato il secondo rigore di giornata e ha consentito a Salah di aprire la Premier con una tripletta.

Il Leeds – neopromosso – non è più il maledetto United, non è più la squadra violenta e scorretta. Gioca eccome. Gioca senza isterismi, senza eccessi. Un calcio efficace, veloce, alla ricerca della verticalità, senza indugiare nella famigerata costruzione da dietro, anzi. Bielsa gioca in verticale. Gioca un calcio moderno che allo stesso tempo è anche antico. Il titich-titoch non gli appartiene. Nell’azione del primo pareggio, tutto nasce da un lancio lungo davanti all’area di rigore, da parte di Kevin Phillips. Lancio per Harrison che aggancia al volo, entra in area e segna sul primo palo. Bielsa gioca un calcio non ideologico. Se la squadra dovesse irrobustirsi in difesa, potrebbe anche immaginare di disputare un campionato sorprendente. Troppe le ingenuità commesse: almeno tre gol regalati agli avversari.

Bielsa conquista la scena. Si parla e si parlerà più di lui che di Klopp e del Liverpool. I campioni d’Inghilterra vanno tre volte in vantaggio e per tre volte vengono raggiunti. Segnano subito su calcio di rigore (che c’era) per fallo di mano. Poi, dopo l’1-1, raddoppiano di testa con Van Dijk che però poco dopo regalato a Bamford il pallone del 2-2. Anche in questo caso il Leeds  attacca con un lanciato. Alla mezz’ora il terzo vantaggio dei Reds, ancora con Salah che di sinistro al volo toglie la ragnatela dall’incrocio dei pali.

Il Leeds non si arrende mai. Non smette mai di giocare. Di pressare. Di andare in verticale. E in una di queste occasioni, nel secondo tempo, meritatamente pareggia. Quando il pareggio sembra cosa fatta, ecco l’ultima ingenuità di giornata e il rigore del 4-3. Ma in questo caso il risultato non è l’unica cosa che conta. Il premio per il miglior attore protagonista va per distacco a Bielsa.

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