La denuncia del tennista olandese Koolhof, che ha messo il documento di scarico responsabilità del torneo sui social

Giocare gli Us Open, a proprio rischio e pericolo. C’è scritto proprio così, nero su bianco, nel documento che l’organizzazione dello slam statunitense sta facendo firmare ai giocatori che prenderanno parte al torneo. Lo ha divulgato sui social il tennista olandese Wesley Koolhof scatenando l’ennesimo putiferio che riguarda questa edizione travagliata, dopo i forfait eccellenti di svariate star, a partire da Nadal. E dopo che Marca ha reso noto addirittura una riunione “segreta” dei top 20 che avanzano la pretesa di vedersi amnistiata la quarantena al rientro in Europa per la stagione sulla terra rossa.
Nell’estratto del documento si chiede ai giocatori di dichiararsi consapevoli dei vari rischi connessi alla partecipazione. E tra i potenziali rischi indicati ci sono l’incorrere in problemi respiratori, la potenziale trasmissione del virus a familiari e amici, e anche la sventurata ultima ipotesi: la “morte”.
Anche solo entrare all’interno di Flushing Meadows e negli hotel scelti per ospitare gli atleti costituisce ufficialmente un pericolo per la salute. Nero su bianco.
Maybe I should start reading more waivers from now on..
“I voluntarily assume full responsibility for any risk including serious illness or death”
“This is a release of liability and agree that it is valid forever”
Please sign here ________#usopen pic.twitter.com/ptrW8TaE3f— Wesley Koolhof (@wesleykoolhof) August 9, 2020