Maguire in lacrime alla BBC: “Mi hanno picchiato, ho temuto per la mia vita”

Il capitano dello United ha parlato di quanto accaduto in Grecia: «Ho creduto che ci volessero rapire. Mi colpivano le gambe dicendomi: "Non giocherai più a calcio"»

Il capitano dello United ha parlato di quanto accaduto in Grecia: «Ho creduto che ci volessero rapire. Mi colpivano le gambe dicendomi: "Non giocherai più a calcio"»

Il capitano del Manchester United Harry Maguire ha parlato per la prima volta ieri alla BBC di quanto accaduto in Grecia

“Avevo paura per la mia vita”

ha raccontato in lacrime, spiegando che la polizia lo ha picchiato subito fuori al bar di Mykonos dicendo:

“Niente più calcio. Non giocherai più “.

È stata un’esperienza terribile e non ancora finita dal momento che Maguire è stato condannato a 21 mesi e 10 giorni con sospensione della pena per aver resistito all’arresto e tentata corruzione. La sua difesa ha provato a spiegare che a sua sorella minore Daisy, era stata iniettata una qualche sostanza nel bar che le aveva fatto perdere conoscenza e che Maguire voleva portarla in ospedale. 

“Il mio primo pensiero era che stavamo per essere rapiti. Ci siamo inginocchiati, abbiamo alzato le mani in aria e hanno iniziato a colpirci.  Mi hanno picchiato le gambe dicendo che la mia carriera è finita. A questo punto ho pensato che non ci fosse alcuna possibilità che questa fosse la polizia, quindi ho cercato di scappare. Ero in preda al panico, alla paura. Spaventato per la mia vita”

Alla domanda se avesse realmente cercato i corrompere la polizia locale il difensore dello United ha seccamente negato

“No, di sicuro. Non appena ho visto quella dichiarazione ho pensato: ‘È semplicemente ridicolo'”

Maguire ha il pieno appoggio del club di Premier che ha già fato sapere di confermato capitano e adesso dovrà aspettare che la giustizia greca faccia il suo corso con il processo di appello in cui il difensore spera di poter provare la sua innocenza

“Ho grande fiducia nella legge greca che il nuovo processo ci darà più tempo per prepararci, raccogliere le prove e consentire ai testimoni di venire in tribunale a testimoniare. Sono davvero fiducioso che la verità verrà detta e verrà fuori”

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