L’inchiesta svela il mandato conferito al superagente per piazzare alcuni calciatori. L’accordo è stato stipulato poco prima della cessione del club a Commisso
La Fiorentina, prima di passare nelle mani di Commisso, ha stretto degli accordi con Fali Ramadani, tra i più influenti agenti del calcio mondiale, per trovare acquirenti per almeno cinque giocatori tra cui Milenkovic e Vlahovic. È questo ciò che emerge dall’inchiesta del New York Times, entrato in possesso dei vari contratti in cui viene dato il mandato a Ramadani dal club toscano. L’accordo prevede il pagamento di una commissione in caso di buon esito della ricerca, mentre se la Fiorentina avesse rifiutato una proposta procurata da Ramadani avrebbe dovuto pagare una penale.
In pratica la precedente dirigenza ha accettato di vendere alcuni dei suoi migliori giocatori affidando le negoziazioni ad un terzo, per un importo non predefinito, dovendo pagare anche delle penali in caso di rifiuto delle condizioni di cessione.
Roy Vermeer, direttore legale della FIFPro (l’unione mondiale dei calciatori, ndr), ha commentato così.
Difficile capire il motivo per cui qualsiasi squadra possa stringere un simile accordo. È assolutamente sbagliato che le carriere dei calciatori debbano essere influenzate da incentivi economici rivolti a terzi. Siamo fortemente contrari ad accordi del genere che generano conflitti di interessi nei trasferimenti dei calciatori.
Ramadani peraltro è stato accusato in Spagna pochi mesi fa di evasione fiscale e riciclaggio di denaro.
L’aspetto più sorprendente della vicenda, ad ogni modo, non è il suo ruolo, dal momento che spesso le squadre si rivolgono agli agenti anche nel ruolo di mediatori, ma che l’accordo sia stato stretto poco prima della vendita del club e a condizioni sfavorevoli per la Fiorentina, poiché non vengono fissati dei prezzi minimi. “Le offerte devono essere in linea col valore di mercato del giocatore” recita ogni contratto.
Pantaleo Corvino, l’ex direttore sportivo della Fiorentina che ha firmato gli accordi con Ramadani, ha però fatto notare che diversi calciatori assistiti da lui sono stati rivenduti a cifre molto maggiori, come Jovetic, Nastasic e Ljajic. Ha aggiunto anche di non sapere della cessione della società al momento della stipulazione.