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“Abbi fede” è un film crudo sulla disperazione umana

Su Raiplay il film di Giorgio Pasotti con uno strepitoso Claudio Amendola. Una chiesa del grembiule che richiama Tonino Bello di Pax Christi

“Abbi fede” è un film crudo sulla disperazione umana
Continuano su Raiplay i film italiani in prima visione e gratis. Tra gli otto titoli che è possibile visionare c’è “Abbi fede (2020)” il film di Giorgio Pasotti già dal soggetto ispirato al ben più famoso “Le mele di Adamo” di Anders Thomas Jensen. Pasotti con i suoi film surreali si è ritagliato un suo nuovo ambito che lo distacca dal suo passato recente nazional-popolare.
Ma in “Abbi fede” si dirige anche perché è protagonista del suo stesso film interpretando la figura di Ivan Sturzi un prete che accoglie nella sua comunità in Alto Adige relitti umani sputati fuori dalla società. Da lui approda anche Adamo (uno strepitoso Claudio Amendola), fascio romano cattivo dentro. In questo microcosmo di derelitti c’è anche Gustav (Roberto Palfrader) ex campione di sci ubriacone e cleptomane, Sara (Gerti Drassl) una futura ragazza madre di un probabile bambino svantaggiato, Khalid (Aram Kian) un terrorista islamico che odia i petrolieri e Bruno (Peter Mitterrutzner) un anziano kapò che muore in ospedale curato dal dottor Catalano, interpretato da uno straordinario Roberto Nobile. Nell’eremo di montagna dove convivono rimanendo nemici, i primi cinque continuano a coltivare i loro demoni, ingigantendoli senza alcun corrispondenza di amorosi sensi.
Il film spiazza anche per la mancanza di umanità: mentre quella di Don Ivan che ha un passato ed un presente spiazzante che rimuove, sembra essere la classica azione di un uomo di una Chiesa manieristica, anche se integralmente e forse asintomanticamente finto. In questo oceano di indifferenza sembra proprio Adamo il solo che attraversa un cambiamento, che sembra allontanarlo dalla sua vecchia gang della destra sociale. Una chiesa del grembiule che richiama figure come quella di Tonino Bello di Pax Christi: ma forse una Chiesa al di là delle ali più sociali della Chiesa. Una Chiesa disperata che si fa serena per altri disperati. “Abbiate fede!” il monito per continuare a vivere contro la disperazione.
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