Catalani in vantaggio fino all’88esimo. Sétien arretra Messi e lascia fuori Griezmann. Non bastano due gol di Suarez. Al 95esimo il Celta si divora il 3-2
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Per il Barcellona continua la maledizione di Vigo la città spagnola dove mosse i primi incerti passi la Nazionale mondiale di Bearzot. La squadra di Setién pareggia 2-2 su un campo tradizionalmente ostico. Si fa raggiungere all’88esimo da una punizione del migliore in campo: Iago Aspas. Ter Stegen posiziona male la barriera e lui brerianamente lo uccella. Può essere l’addio al campionato. Il Barça adesso è avanti di un punto (69 a 68) ma domani sera il Real Madrid giocherà in casa dell’Espanyol e potrà portarsi a più due: ricordiamo che in caso di parità, vincerebbe il Real. Domani sera mancheranno sei giornate al termine della Liga. Il tempo per recuperare ci sarebbe, ma i Blancos hanno il tabellone migliore e i catalani sembrano smarriti.
Fino al pareggio di Aspas sembrava la prestazione più accettabile del Barcellona, almeno in confronto alle ultime due gare. Sembrava.
Setién lascia fuori Griezmann e schiera i due gioiellini della cantera: Puig e Ansu Fati. La principale novità è l’arretramento di qualche metro di Messi. Mossa intelligente. Il Barcellona colpisce una traversa con Pique (assist di Messi su corner), segna con Suarez (assist di Messi su punizione), trema un po’ e poi a inizio secondo tempo, sullo 0-1 ,si lascia incredibilmente bucare da un illuminante lancio di Iago Aspas che mette il Celta due contro uno, come se fosse un contropiede. I catalani hanno ancora la forza di reagire e segnare con Suarez (ancora assist di Messi). Prima dell’errore finale che consente a Iago Aspes di pareggiare. E al 95esimo Nolito si divora il gol del 3-2.
Messi: gioca leggermente più arretrato. Setién lo sottrae all’imbuto e gli consente di giocare e servire più palloni. Mossa intelligente. Lione ripaga con due assist: uno su punizione con una parabola per la testa di Suarez e l’altro sempre per il pistolero che è bravissimo. La pulce più in palla rispetto alle ultime trascurabili prestazioni, ma non basta.
Suarez: fa il suo. Lo stomaco resta prominente ma il fiuto del gol non cambia. Sul cross di Messi c’è scritto “basta spingere” e lui spinge. Il secondo gol è roba per palati fini, si giro su se stesso e di sinistro la appoggia sul secondo palo. Il tutto in due metri quadrati.
Ter Stegen: è tornato il portiere svagato di qualche anno fa: prima, un paio di appoggi da brivido. Poi, prova a riscattarsi con una parata niente male su rasoterra di Nolito sul primo palo da pochi metri.Ma c’è il pasticcio finale. Una barriera messa malissimo. Al 95esimo ringrazia Nolito.
Semedo: finché ne ha, è come al solito uno dei migliori.
Vidal: recupera palloni e uno di questi dà a Messi la possibilità di servire a Suarez per il 2-1.
Iago Aspas: il migliore in campo. gran bel giocatore, il lancio per Yokuslu è roba da accademia. Ricorda l’invenzione di Maradona per Burruchaga nella finale Mundial. Mette il Celta due contro uno, il solo Pique, e Smolov solo soletto mette dentro. E a due minuti dalla fine, colpo da biliardo su punizione.
Denis Suarez: partita sontuosa ma macchiata dal pallone perduto al limite dell’area sull’1-1 che porta all’1-2. Al 95esimo serve a Nolito un pallone che è solo da spingere in rete. E che lui incredibilmente sbaglia.
Griezmann: il grande sconfitto della partita. Per lui, dieci minuti.
I canterani Puig e Fati: ormai sono due certezze del Barcellona, due carte da giocare. Belle accelerazioni per entrambi, qualche fisiologica pausa.
Setién: non vorremmo essere nei suoi panni, sarà crocifisso dalla stampa spagnola e catalana.