La polizia ha suggerito di individuare luoghi lontani dai centri abitati (per timore dei tifosi) scelti anche in base ai contagi. Non tutti i club sono favorevoli
Nella riunione in videoconferenza di venerdì la Premier ha scelto di fare fronte comune per trovare un modo per completare la stagione. Ma non tutti i club sono favorevoli alla ripresa. Alcuni ritengono si debba fermare tutto perché gli ostacoli al ritorno in campo a metà giugno sono semplicemente troppo grandi. La preoccupazione principale è che giocare metterebbe a rischio la salute dei giocatori, dei membri dello staff dei club e, per estensione, delle loro famiglie.
Si è discusso comunque della possibilità di utilizzare stadi neutrali senza tifosi. Il Guardian ne scrive.
Per ora sono stati identificati da 8 a 10 stadi come luoghi neutrali.
“Una mossa che segue i consigli della polizia ma che non tutti i club sostengono”.
Nei giorni scorsi, infatti, è emerso che una delle principali preoccupazione della polizia era il possibile assembramento dei tifosi all’esterno degli impianti durante le partite.
Gli stadi saranno scelti in base alla loro capacità di rispettare le distanze fisiche all’interno, tenere le persone lontane dall’esterno dello stadio e ai tassi di contagi locali.
Per ora le preferenze si concentrano sull’Etihad Stadium del Manchester City e sull’Amex Stadium di Brighton. Entrambi lontani dai centri urbani altamente popolati.
La lega mira a garantire che i club non debbano percorrere lunghe distanze e che i viaggi siano distribuiti il più equamente possibile.
Soltanto ieri, in Inghilterra, ci sono stati 739 morti.