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Un ex comandante Nato: «Bizzarra la presenza dei russi in Italia, poi andranno a Londra?»

La Stampa intervista Hamish De Bretton-Gordon: «Ci sono ufficiali dell’intelligence tra di loro. È una situazione inimmaginabile in altri paesi Nato»

Un ex comandante Nato: «Bizzarra la presenza dei russi in Italia, poi andranno a Londra?»

Fa discutere la presenza dei russi in Italia per l’emergenza coronavirus. La Stampa se ne sta occupando. Oggi ha intervistato Hamish De Bretton-Gordon ex comandante del Joint Chemical, Biological, Radiological and Nuclear Regiment, e
del battaglione NATO’s Rapid Reaction che si è sorpreso molto di questa novità.

Definisce l’NBC russo guidato da Sergey Kikot

un’unità molto specializzata, e più di cento uomini sono un numero molto significativo. È davvero molto, come presenza. E tutto questo sarebbe inimmaginabile in qualsiasi altra situazione, avere queste truppe russe altamente addestrate in un paese della Nato.

Dice che ci sono ufficiali dell’intelligence russa tra di loro. E si chiede: «Li vedremo nelle strade di Londra dopo?»

«Non riesco a immaginare come sia potuto succedere, in un Paese Nato. È una situazione bizzarra, senza dubbio è sfuggita
all’attenzione perché è sovrastata nell’enorme rumore mediatico prodotto dall’emergenza sul COVID-19. Ma possiamo
vedere, dell’ampia copertura dei canali di notizie sponsorizzati dallo stato russo, che vedono l’operazione come un enorme colpo».

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