I portoghesi sono stufi della disparità di trattamento. Adesso la sorella è andata in Brasile. Le autorità: “Nessun privilegio per lui” e diventa un tema della conferenza stampa
Il Portogallo comincia a stufarsi del fenomeno Cristiano Ronaldo. O meglio, del fatto che la sua quarantena sia indubbiamente diversa da quella di tutti gli altri comuni mortali.
Prima la “fuga” a Madeira per la malattia della mamma, con conseguente blocco in Portogallo. Poi le passeggiate con Georgina e i bambini all’aria aperta con shopping annesso. Tra l’altro mentre era ancora in quarantena dopo essere stato a contatto con Rugani. Ancora: il trasloco nella villa più lussuosa e grande per avvertire meno il peso dell’isolamento. Gli allenamenti individuali nello stadio di Madeira, in compagnia di un ristretto entourage.
Ma non è finita qui. Il Corriere dello Sport scrive che la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la fuga della sorella Katia in Brasile.
“Secondo quanto riportato dal Correio de Manha avrebbe interrotto l’isolamento di Madeira lo scorso fine settimana, tornando in Brasile dove vive per raggiungere la sua famiglia, nonostante il blocco dei voli intercontinentali che dovrebbe vigere in Portogallo”.
I portoghesi non ci hanno visto più. La domanda che si pongono e pongono sempre più spesso è:
“Alla famiglia Ronaldo è tutto concesso?”
Ha dovuto rispondere l’assessore alla salute della regione Madeira, Pedro Ramos.
“Nella conferenza stampa di aggiornamento sulla situazione Covid-19 ha commentato senza troppi giri di parole la questione legata a Ronaldo e agli allenamenti nello stadio. ‘Cristiano Ronaldo non ha alcun permesso speciale per allenarsi. Ha diritto ad allenarsi fintanto che rispetta le regole come tutti i cittadini, non c’è alcun privilegio per lui’”.