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I “pirati” sauditi comprano il Newcastle, e la tv chiede di bloccare tutto

In Inghilterra è un caso diplomatico. beIN Sports ha scritto alla Premier per bloccare l’affare accusando i sauditi di proteggere una rete tv che trasmette le partite: “Danneggiano il vostro fatturato”

I “pirati” sauditi comprano il Newcastle, e la tv chiede di bloccare tutto

Arabia Saudita, Qatar, l’Inghilterra, il mercato mondiale dei diritti tv e della pirateria. E al centro il Newcastle United. L’offerta da 300 milioni di sterline da parte del fondo sovrano saudita per acquisire il controllo dell’80% della squadra è diventato un affare politico internazionale.

beIN Sports, uno dei principali broadcaster che trasmettono il calcio nel Regno Unito (e che sborsano più di 2 miliardi di euro ai club) ha ufficialmente scritto alla Premier di bloccare l’affare.

L’emittente con sede a Doha sta spingendo per una dura presa di posizione della lega, accusando l’Arabia Saudita di essere responsabile di una rete pirata che trasmette illegalmente le partite del campionato inglese. E’ come se da noi Sky intervenisse sulla cessione di una società. Ovviamente è molto più complicato di così.

beIN Sports s’è ricolta singolarmente ai presidenti dei club della massima divisione, mettendo in evidenza la minaccia alla proprietà intellettuale dei loro prodotti, e quindi al loro fatturato.

Il fondo sovrano dell’Arabia Saudita è pronto ad acquisire una quota dell’80% del Newcastle – con il finanziere dello Yorkshire Amanda Staveley e la società britannica Reuben Brothers che assumerebbero ciascuna il 10% delle partecipazioni – ma beIN è uno dei principali partner di trasmissione all’estero della Premier League: le potenziali ripercussioni diplomatiche sono considerevoli, scrive il Guardian.

Le parti coinvolte nell’affare restano fiduciose che non ci saranno intoppi dell’ultimo minuto, suggerendo che i controlli della Premier League avviati da due settimane si stanno avvicinando a una conclusione. Nonostante preoccupazioni analoghe, lo scorso anno la Premier League aveva approvato la cessione dello Sheffield United alla proprietà saudita.

La Premier League ha già sollecitato in passato Arabsat, l’emittente satellitare dello stato saudita che trasmette in tutto il mondo arabo, per impedire le trasmissioni di beoutQ, una rete pirata che trasmette in streaming illegale dal 2017. Da quell’anno Arabia Saudita e Qatar sono coinvolti in una lunga battaglia diplomatica che finora non ha prodotto risultati.

Lo scorso luglio la Premier League ha dichiarato di aver parlato con nove studi legali in Arabia Saudita che si sono rifiutati di perseguire un reclamo per violazione del copyright contro beoutQ. Yousef al-Obaidly, amministratore delegato di beIN, ha scritto ai presidenti dei club della Premier affermando che “il potenziale acquirente del Newcastle United ha causato ingenti danni alle entrate commerciali del club e della Premier League” in generale.

“Inoltre, dato l’effetto economico paralizzante che il coronavirus sta avendo sull’industria dello sport, tutto ciò accade in un momento in cui le società calcistiche devono proteggere maggiormente le loro entrate”.

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