Sul CorSport: “Ha commesso un errore grave a spostare Juve-Inter. In Lega i super partes diventano subito “di partes” e ricevono una maglia, di solito a strisce”
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“Caro neo presidente, prima che la considerino il presidente neo (è già a buon punto) la invito a rispondere a questa semplice ma inevitabile domanda: chi gliel’ha fatto fare?”
E’ la domanda che pone il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, al presidente della Lega Serie A, Dal Pino.
Si è lasciato convincere dai suoi amici, Fienga e Lotito
“i quali, sacrificando concorrenza e umori capitolini a interessi superiori, di cassa, l’hanno imposta non senza difficoltà a un’opposizione debole. Per questo motivo le suggerisco di cancellare i loro numeri di telefono: non si sono dimostrati amici-amici, come avrebbe detto mio padre. Non le hanno raccontato tutta la verità sui cortocircuiti dell’assemblea condominiale di via Rosellini, le hanno nascosto la portata degli scazzi, il livello del linguaggio e altre bassezze”.
E’ stato il presidente dell’Inter, Steven Zhang a indicare a Dal Pino di che pasta è fatta la Lega, scrive, con le offese lanciate su Instagram.
Dal Pino, conclude Zazzaroni, ha sbagliato (“errore grave”) a spostare Juve-Inter di un giorno per permettere l’ingresso del pubblico juventino allo stadio.
“Nel momento meno indicato, nel quale il tema della salute pubblica prevale su tutto e tutti, ha scherzato col fuoco delle divisioni tifo-politiche: immagino che se ne sia accorto. Se lo segni: i venti signori del calcio non hanno bisogno di un manager in grado di decidere per tutti. In Lega i super partes diventano subito “di partes” e ricevono una maglia, di solito a strisce. Il condominio Rosellini non è fatto per un amministratore unico: se l’ascensore per la Champions è guasto, o uno scalino per la B scricchiolante, si litiga alla morte fino a quando non prevale la volontà del più presente e preparato. Che di solito, non sempre, è il suo ex amico Lotito”.