Un paziente con febbre a 39 ha atteso 24 ore il 118 per il tampone e poi è dovuto ricorrere a delle conoscenze per avere il risultato che era scomparso
Repubblica Napoli racconta oggi di un caso emblematico della situazione a Napoli, dove i risultati dei tamponi effettuati tardano ad arrivare e non vi è assolutamente certezza di come fare per ottenere gli esiti
In più, quando un familiare cerca di contattare uno dei numeri preposti, rischia di rimanere con la cornetta in mano per mezz’ora prima che la linea cada definitivamente. E sul fronte dei medici di famiglia non va meglio: rimasti soli e senza presìdi sono costretti a navigare a vista. A Napoli e in Provincia.
È il caso di Arturo (nome di fantasia) un paziente di Fuorigrotta che con febbre a 39 da due settimane si sottopone al tampone su scelta del medico di famiglia. Telefonata al 118 lunedì mattina, l’ambulanza arriva per effettuare il tampone dopo 24 ore
«Per due giorni nessuno ha contattato né me né il paziente – spiega il medico – perciò ieri ho tentato di comunicare con la collega del Dipartimento della Asl preposto a questo servizio. Ebbene, non solo mancava il risultato, ma anche qualsiasi traccia del test. Abbiamo provato sia io che la famiglia a chiamare ogni numero disponibile. Poi finalmente tramite una conoscenza il paziente è riuscito ad avere l’esito».
Risponde Luigi Atripaldi, direttore del Laboratorio centralizzato del Cotugno-Monaldi
«Passo al telefono l’80 per cento della mia giornata per comunicare l’esito degli esami a coloro che si sono sottoposti al test e che aspettano anche tre quattro giorni per avere la risposta. Cosa assurda, quotidianamente da noi viene inviato un report completo ai referenti della Protezione civile che a sua volta dovrebbero girarlo all’Asl di appartenenza, ovviamente con il referto. Se poi, l’Asl non avverte il paziente, è un’inadempienza da correggere. Ma a questi ritardi e alle comunicazioni omesse va subito posto rimedio. Tra l’altro i risultati delle analisi arrivano dal laboratorio quasi sempre entro 24 ore. E se c’è un’urgenza maggiore garantiamo la risposta nel giro di poche ore»
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