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Gravina: se il campionato non finisce lo scudetto sarà comunque assegnato

Il Presidente della Figc: “Io non mi arrendo, questo campionato va finito a costo di giocare a luglio e agosto. Ma non oltre. E la Serie A a 22 squadre non è fattibile”

Gravina: se il campionato non finisce lo scudetto sarà comunque assegnato

“Io non mi arrendo, questo campionato va finito, a costo di giocare a luglio e agosto”. Ma non oltre, perché lo stesso Gravina che parla a Radio Marte poi nega categoricamente a Sky Sport 24 che si possa sforare a settembre, perché “si comprometterebbe sia il campionato 2019/20 che quello 2020/21. A giugno 2021 avremo poi l’Europeo”.

E allora? Se il campionato non dovesse concludersi che accadrebbe? “Lo scudetto sarà comunque assegnato, se non si potrà giocare vorremmo salvare comunque il valore della competizione sportiva che è stata raggiunta sul campo”, risponde il Presidente della Figc. Alla Juve, vista la classifica congelata… anche se “spetta a Consiglio Federale decidere. Mi piace comunque pensare all’idea che il campionato venga finito, anche per togliere l’imbarazzo a chi dovrebbe decidere”.

Gravina aggiunge che “il calcio italiano non vive solo per l’assegnazione dello Scudetto ma ci sono anche gli altri campionato, quelli inferiori. Dobbiamo comunque arrivare alla definizione degli organici per la prossima stagione, dalle coppe europee a promozioni e retrocessioni”. Ma si sente di escludere l’ipotesi di una Serie A a 22 squadre, senza retrocessioni: “Sento tantissime ipotesi. Abbiamo le nostre norme e non è facile modificare i format già fissati. La possibilità di allargare il numero delle squadre in Serie A, con i tempi stretti che ci saranno e con l’Europeo nel 2021, non penso sia percorribile”.

 

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