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Messaggero: il merchandising dietro il cambio nome degli Irriducibili (la sostanza resta quella)

C’è bisogno di un restyling per rimettere in moto la macchina del business. La decisione è solo la ratifica del nuovo corso inaugurato da Diabolik

Messaggero: il merchandising dietro il cambio nome degli Irriducibili (la sostanza resta quella)

Il Messaggero torna sulla questione Irriducibili. Lo storico gruppo di ultras della Curva Nord della Lazio cambia nome. Da sabato si chiamerà Ultras Lazio.

“Cambia il nome ma non la sostanza. I personaggi sono sempre gli stessi e per ora nessun nuovo innesto”.

Non si rinnega Diabolik, il capo storico, scrive il quotidiano, ucciso l’agosto scorso con un colpo alla nuca. La sua morte

“spariglia le carte in tavola, non è un tassello indolore e marginale nella storia del gruppo”.

Non cambia nemmeno l’indirizzo. Il covo resta sempre in via Amulio. Si tratta solo di un restyling.

“C’è bisogno, soprattutto di un restyling, di rappresentarsi in modo diverso, specialmente se si vuole guardare al futuro e rimettere in moto la macchina del business e del merchandising”.

Il merchandising era un chiodo fisso anche per Diabolik.

“Prima di morire, per protesta, aveva annunciato che in Curva la bandiera degli Irriducibili sarebbe stata ammainata. Non a caso dalle parti di via Amulio c’è chi vede la decisione uscita dalla riunione fiume di mercoledì sera dove c’erano tutti i volti noti e meno noti degli “Irr”, non tanto come una novità, quanto come la«ratifica» di un percorso già in atto”.

Il merchandising era l’ossessione di Diabolik, scrive il Messaggero.

“Si lamentava spesso che solo lui con la Lazio non riusciva a fare soldi per davvero, mentre altre tifoserie al Nord macinavano introiti. Il giorno della morte era stato a parlare con un manager amico: voleva trasformare e ingrandire la sua radio “La voce della Nord”. «Parto in vacanza, poi a settembre iniziamo con gli sponsor», gli disse, invece il proiettile arrivò prima”.

Nel dicembre 2018 Diabolik aveva deciso di prendersi il marchio storico della Lazio tramite una società.

“Il marchio della Polisportiva risalente agli anni del Duce, col fascio littorio impresso sopra per cominciare a riprodurlo su magliette e cappellini, sempre in quelle stamperie amiche dove videro la luce anche gli adesivi di “Anna Frank” affissi in Curva Sud nell’ottobre 2017”.

Le ultime inchieste giudiziarie sul narcotraffico, scrive il quotidiano, hanno ridisegnato i vertici degli Irriducibili. Tanti gli arresti che hanno variato la composizione del gruppo.

Ieri, all’Adnkronos, ha parlato, per i nuovi Ultras Lazio, Franco Costantino, detto “Franchino”:

«Una decisione sofferta, ma la morte di Fabrizio non c’entra. Ieri avevamo tutti gli occhi lucidi e stanotte non ho dormito. Torniamo alle origini. È finita un’era».

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