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Lazio, si sciolgono gli “Irriducibili” di Diabolik. «Troppo sangue versato»

Sabato sarà l’ultima volta che sventolerà il loro striscione, dopo 33 anni. “Diffide, arresti. Ed anche per rispetto di chi non c’è più”. Si chiameranno Ultras Lazio

Lazio, si sciolgono gli “Irriducibili” di Diabolik. «Troppo sangue versato»

Sul Messaggero un evento epocale che interessa la Curva Nord della Lazio. Sabato, contro il Bologna, sarà l’ultima volta che allo stadio Olimpico sarà presente lo striscione degli “Irriducibili”. Lo storico gruppo di ultras biancoceleste si scioglie dopo 33 anni. Si chiameranno “Ultras Lazio”.

A deciderlo, ieri, una riunione fiume nella sede del gruppo.

“C’erano tantissime persone ieri sera in via Amulio. Tante facce note, la “vecchia guardia” e le giovani “leve” insieme per dire addio agli Irriducibili”.

Gli “Irriducibili” hanno fatto il loro esordio all’Olimpico in Lazio-Padova, il 18 ottobre 1987.

“La novità portata sugli spalti è legata all’assenza di tamburi, per una svolta “inglese” nel modo di fare tifo. Il loro simbolo è Mr. Enrich, personaggio di un fumetto inglese. Dalle coreografie spettacolari, ai fatti di cronaca, dalle proteste nell’anno dello scudetto del 2000 sotto la sede della Figc fino alle ultime partite allo stadio Olimpico. La Lazio nella stagione 2002-2003 ritira la maglia numero 12 in omaggio ai quindici anni del gruppo. Da allora tante altre storie ed episodi, alcuni anche dolorosi, fino appunto alla fine che coinciderà con il triplice fischio di Lazio-Bologna”.

Fascinazione.info riporta il comunicato di addio firmato dagli Irriducibili.

“Come per tutte le cose della vita, esiste un inizio e, inevitabilmente, una fine. C’è un tempo per tutto. Anche su quelle storie fantastiche, gloriose, prima o poi, cala il sipario. L’importante è averle vissute queste storie. Da protagonisti, da leoni, anche pericolosamente. Senza rimpianti, senza rimorsi. E allora, ad maiora Irriducibili!”.

Nel comunicato gli ultras ripercorrono la loro storia e la loro ideologia. E sottolineano la necessità di andare avanti, adesso.

“Ma ora è tempo di andare avanti. Troppo sangue versato, diffide, arresti. Sempre a testa alta, abbiamo pagato sulla nostra pelle ogni situazione. Ed anche per rispetto di chi non c’è più siamo arrivati a questa decisione. Inevitabile”.

Poi i ringraziamenti a tutti quelli che nel corso del tempo ha fatto parte del gruppo, dai fondatori ai partecipanti.

“Da chi ci ha lasciato troppo presto, a chi combatte ancora con orgoglio. Da chi ha pagato con la libertà, a chi si è sporcato solo una mano di vernice. Da chi ha portato le aste delle bandiere, a chi ogni domenica era lì, in prima fila. Da chi ha portato le pezze, a chi ha passato notti insonni in sede. Da chi ha pianto, a chi ha riso. Da chi ci ha sempre creduto, a chi ha smesso di farlo. A chi anche solo una volta è stato su quel famoso muretto… a chi ha contribuito alle scenografie, a chi ha subito perquisizioni”, prosegue il comunicato degli Irriducibili”.

E il ricordo di Fabrizio Piscitelli, Diabolik, uno dei loro leader, ucciso l’anno scorso con un colpo alla nuca a Roma.

“Un gruppo invidiato dal mondo intero che, purtroppo, ha perso 7 mesi fa uno dei suoi e dei nostri leader più carismatici: Fabrizio”.

Il nuovo nome sarà “Ultras Lazio”, ma, assicurano, resteranno irriducibili nell’animo.

“Da oggi ci sarà una svolta epocale. Senza precedenti per la Nord. Per la prima volta in curva sarà presente soltanto uno striscione, dietro il quale si identificherà tutta la tifoseria laziale: Ultras Lazio. Con la stessa voglia di sempre. Stesso entusiasmo, stessa adrenalina. E, soprattutto, con lo stesso spirito di quelli che eravamo, siamo e saremo. Sempre irriducibili dentro, perché il futuro è solo il ricordo di uno stupendo passato…”.

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