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Il gol di Fabian-nureyev, Ospina ricorda Higuita

Le 10 cose da ricordare di Brescia-Napoli. L’ammonizione a Mertens. L’ennesima panchina per Lozano e Meret. La tiritera del primo tempo

Il gol di Fabian-nureyev, Ospina ricorda Higuita

Uno. Minuto 26. L’assist di Tonali. Palla curva da destra verso l’area, in pratica un invito a colpire. La palla peggiore per chi difende. Taglia fuori dalla possibilità di andare in anticipo. Chancellor infatti stacca prima di tutti e porta il Brescia avanti. Un gol che ricorda quelli che arrivavano su calcio da fermo con Sarri e la marcatura a zona.

Due. La tiritera del primo tempo. Il Napoli interpreta l’inseguimento allo stesso modo in cui aveva cominciato. Una lunga nenia di passaggi alla ricerca di un varco. Alla fine del primo tempo saranno 460 con una percentuale di possesso del 77%. 

Tre. Il rigore di Insigne. Meno male che qualche voce dal cielo convince Orsato ad andare a rivederlo. Non si era accorto di niente. Eppure si trattava di un colpo da pallavolo, una volée senza racchetta in piena area di rigore. Insigne realizza maradonescanente, rallentando il passo quando arriva nei pressi del pallone e calciando senza incrociare.

Quattro. Il gol di Fabián-nureyev. Un ballerino conclamato sul pallone. Come contro l’Inter arma il sinistro e affetta l’aria con una parabola che fa balzare dalla sedia. Mette la palla all’angolo alto, dove non si può mai prendere.

Cinque. Il secondo tiro a giro di Fabián-nureyev nel giro di pochi minuti. Un pallone sul quale invece stavolta arriva Joronen a respingere.

Sei. Il fuorigioco di Mertens. Abbastanza netto, un metro circa, ma per un attimo il pallone che finisce comunque in porta gli consente in modo virtuale e irregolare di raggiungere Hamsik in testa alla classifica marcatori di tutti i tempi.

Sette. Il giallo a Mertens. Orsato lo ammonisce quando viene sostituito. Sembra un grande equivoco. È vero che Mertens non esce dalla linea laterale più vicina ma pare sincero quando va verso le panchine, quasi sembra sovrappensiero. Sta facendo istintivamente un gesto fatto per anni, tanto che esce correndo. Si può mai prendere tempo al 67’? Con quasi mezz’ora di partita ancora da giocare?

Otto. Una grande occasione per Balotelli davanti a Ospina. Ma la cosa più bella è la palla tagliata di Skrabb appena entrato. La porta a spasso e poi taglia in verticale a pescare Mario. Fa paura.

Nove. L’uscita di testa di Ospina a spazzare l’area. Il portiere si ricorda di essere un connazionale del grande Higuita e si concede un’acrobazia per sventare un pericolo. In realtà Balotelli era in fuorigioco.

Dieci. Lozano e Meret in panchina per altri 90 minuti. Due dei “fedelissimi” di Ancelotti. Nessun turnover. Hanno riposato solo Callejon e parzialmente Zielinski. Ma così stiamo bruciando il messicano e il miglior portiere giovane italiano. Solo motivi tecnici?

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