Il presidente del Napoli voleva inserire nel prestito un obbligo di riscatto a 3 milioni come risarcimento per il mancato riscatto dell’anno scorso. Ora la distanza tra le parti è di 1 milione

Si riapre la trattativa tra Sampdoria e Napoli per Tonelli. Il Secolo XIX racconta il retroscena che sembrava aver bloccato l’affare e chiarisce che la distanza tra le parti, adesso, è di solo 1 milione.
“Tonelli invece si riavvicina alla Samp: la distanza tra la richiesta del Napoli (3 milioni) e l’offerta di Corte Lambruschini (2) ora è poca. Ancora un piccolo sforzo diplomatico per appianare le frizioni tra i due presidenti e l’affare si può chiudere”.
Ma da cosa derivavano le frizioni tra Ferrero e De Laurentiis?
“l’affare, considerato già quasi chiuso pochi giorni fa, è saltato per l’improvvisa richiesta di De Laurentiis di inserire nel prestito un obbligo di riscatto a 3 milioni. Una sorta di “ripicca” per il mancato riscatto del difensore l’anno scorso quando era già in prestito alla Samp che però non gli fece fare le presenze necessarie per pagarlo al Napoli. Inizialmente il Viperetta a questa richiesta di ADL aveva detto “no”. In realtà il pressing di Ranieri per avere un altro centrale è aumentato e così lo stesso Ferrero avrebbe fatto pervenire al Napoli una controfferta: prestito con obbligo di riscatto a 2 milioni”.
Una differenza che si può colmare, conclude il quotidiano, anche perché Tonelli vuole tornare a Genova. E Il Secolo si sofferma anche sul profilo del calciatore.
“C’è da dire piuttosto che Tonelli non gioca una partita ufficiale da Samp-Empoli dello scorso maggio e quindi considerarlo pronto per il campo è un azzardo. Quando a posto fisicamente, e in questo momento pare lo sia (sta andando in panchina col Napoli), ha dimostrato personalità, mestiere e anche una dote che pochi difensori hanno oggi, sale sui corner e spesso segna di testa. Se però ha acciacchi, e gli è successo varie volte negli ultimi anni, non può essere la garanzia di cui la Samp ha bisogno…”