Nicky Bandini: “Balotelli comincia il 2020 come il 2010, tra gol e razzismo”
Sul Guardian l'editorialista sottolinea che in Italia il decennio sembra passato invano: "La storia si ripete"

La storia si ripete, e il 2020 del calcio italiano comincia – nella lettura che ne fa Nicky Bandini sul Guardian – esattamente come il 2010, nel segno di Mario Balotelli tra gol e razzismo.
Come se non fosse cambiato nulla l’attaccante, adesso al Brescia, aprì il decennio con la maglia dell’Inter segnando un gol al Chievo per poi denunciare cori razzisti nei suoi confronti. E lo ha concluso segnando un gol al primo match del 2020, contro la Lazio, denunciando – di nuovo – i soliti cori da parte dei tifosi della Lazio.
“Il contesto – scrive Bandini – ora è molto diverso. Brescia, la sua città natale, sarebbe già contenta di non retrocedere. Ma atri aspetti sono cupamente gli stessi”, riferendosi al razzismo.
“Almeno questa volta l’accusa è stata riconosciuta, sia dagli ufficiali di gara sia dalla Lazio che ha minacciato di intraprendere azioni legali contro chi crea danni di immagine al club tradendo lo spirito sportivo. Nel 2010 il presidente del Chievo Luca Campedelli rispedì le accuse di razzismo al mittente, dicendo che ‘Balotelli non dovrebbe osare insultare la gente di Verona’ “.