Conte e Gasperini sono due grandi motivatori di campioni e gregari Per Conte è la specialità della casa, Gasperini ci è arrivato per gradi
Su La Stampa Gigi Garanzini scrive dell’Inter e dell’Atalanta, che necessariamente devono essere identificate nei rispettivi allenatori.
“Si scrive Inter e si legge Conte, si scrive Atalanta e si legge Gasperini. L’Inter aspettava un trascinatore da dieci anni, dai tempi del triplete, l’Atalanta uno così, capace di alzare continuamente la posta, lo sognava da sempre”.
Sono due grandi motivatori, scrive Garanzini, “sia di campioni che di gregari”.
“Questa per Conte è un po’ la specialità della casa, si era già vista e toccata con mano sia nella Juventus che in Nazionale. Gasperini ci è arrivato per gradi, reduce da un percorso di panchine certamente meno prestigiose: dove aveva però a maggior ragione dimostrato di saper cavar sangue anche dalle rape. Come si evince, senza offesa per nessuno, dall’oggettivo calo di rendimento che non pochi atalantini hanno accusato passando a squadre –teoricamente – più prestigiose”.
Tra i due, nello scontro diretto, è stata subito battaglia
“a oltranza, senza risparmio e senza esclusione di colpi”.
L’Atalanta ha strameritato il pareggio e ha provato anche a vincerla. Non ci è riuscita solo perché Muriel si è fatto parare il rigore da uno strepitoso Handanovic.
Ora l’Inter continuerà il suo percorso al vertice e troverà nuova linfa dal mercato.
“E poiché Conte, a differenza dello stimato collega, il suo percorso l’ha appena incominciato, non c’è dubbio ormai che per un po’ con la sua Inter tutti dovranno fare i conti. Quanto durerà questo po’ è da vedere, perché non c’è dubbio e si era già visto a Torino come la sua gestione sia usurante. A differenza di Gasperini, il cui carattere è a sua volta fumantino anziché no: ma temperato da quella sana aria di provincia, che Conte ha respirato solo in avvio di carriera”.