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De Ligt: “Se non fossi stato un calciatore sarei diventato un uomo d’affari”

Il difensore bianconero a France Football: “Ero ossessionato da questa idea di diventare un calciatore. I miei genitori erano d’accordo, ma prima dovevo finire i miei studi”

De Ligt: “Se non fossi stato un calciatore sarei diventato un uomo d’affari”

Matthijs de Ligt ha rilasciato alcune dichiarazioni a France Football, scherzando sulla strada che avrebbe intrapreso se non fosse diventato calciatore.

“Se non fossi stato un calciatore sarei diventato un agente FIFA per provare a battere Mino Raiola o avrei cercato di reclutarlo. No, non ho mai pensato molto a cosa avrei potuto fare. Ero ossessionato da questa idea di diventare un calciatore. I miei genitori erano d’accordo, ma prima dovevo finire i miei studi. Sarei potuto diventare un uomo d’affari per vendere e comprare cose”.

Il difensore bianconero racconta anche del suo esordio in Nazionale, nel marzo 2017:

“Stavo facendo colazione al centro di formazione dell’Ajax. L’allenatore mi si è avvicinato per parlarmi. Mi chiedevo cosa volesse dirmi e ha annunciato che ero stato convocato dall’Olanda. Pensavo mi  stesse facendo uno scherzo, quindi sono andato su Internet e ho visto che era vero. Il mio telefono è esploso con tutti i messaggi che ho ricevuto. Ho immediatamente chiamato mio padre per dirglielo. È un tale onore poter giocare per la squadra nazionale. E riuscire a farlo a diciassette anni è stato incredibile. Ad essere sincero, sono rimasto davvero sorpreso, ma ero pronto”.

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