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L’Udinese conferma Gotti allenatore. «Ma io voglio fare il vice»

Da quando ha sostituito Tudor, il “tecnico per caso” ha conquistato 4 punti in due partite. E ora la società non lo molla nonostante la sua ritrosia

L’Udinese conferma Gotti allenatore. «Ma io voglio fare il vice»

Ha vinto una panchina, e non riesce a ridarla indietro. A Luca Gotti sta andando male, cioé bene: nel senso che l’Udinese da quando lui ha sostituito Tudor ha fatto 4 punti in due partite, e ora la società lo tiene lì inchiodato. Solo che lui vuol fare il secondo, le luci della ribalta lo accecano. Proprio non gli piacciono. Lo disse subito, appena battuto il Genoa 3-1: “Ho scelto di fare il vice-allenatore, il preparatore tecnico, che è un lavoro diverso rispetto a quello di allenatore”. E invece no: allenatore e basta.

“Non è la voglia che manca, anzi, fare il capo allenatore sarebbe un piacere – dice al Corriere della Sera – ma non reputo che sia la direzione giusta. Non intendo andare via, spero solo di rimanere dentro lo stesso spogliatoio con il ruolo che mi compete e mi gratifica”.

Ma il club crede nell’uomo invisibile:

“L’Udinese è una società molto ambita, si sono proposti tanti allenatori ma noi siamo curiosi di vedere evolversi questa empatia fra Gotti e il gruppo”, ha spiegato Pierpaolo Marino, responsabile dell’area tecnica.

Gotti ha cominciato nel 2010 a Cagliari, con Donadoni. E ha continuato sei anni con l’ex ct della Nazionale: tre a Parma e tre a Bologna. Lo scorso anno è stato vice di Sarri al Chelsea, poi avrebbe voluto seguirlo alla Juve, ma è andato all’Udinese. Se non fa. Alla ripresa del campionato ci sarà lui in panchina contro la Sampdoria, da allenatore, non da secondo. Quasi quasi gli tocca perdere…

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