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L’ammutinamento dei giocatori del Napoli. Ora che farà De Laurentiis?

La decisione da Borgorosso di andare in ritiro, ha creato solo danni. In campo e fuori. Un caso senza precedenti. Si procede in ordine sparso

L’ammutinamento dei giocatori del Napoli. Ora che farà De Laurentiis?

Non si era mai visto, e chissà se si vedrà ancora. Alla prova di forza di De Laurentiis che ha unilateralmente deciso di mandare la squadra in ritiro per una settimana, i calciatori hanno risposto con una reazione uguale e contraria. In ritiro non ci sono andati e sono tornati a casa. Carlo Ancelotti ha dormito da solo, con lo staff tecnico, a Castel Volturno.

Non sempre le prove di forza riescono. Siamo nel 2019, il Borgorosso Footbal Club è un film del 1970: cinquant’anni fa. Il ritiro – che solo punitivo può essere considerato – è roba da padrone, per qualcuno da società dilettantistica. De Laurentiis ha inutilmente caricato di tensione la partita contro il Salisburgo e infatti la squadra era tesa, impaurita, disorientata. Senza ritiro, aveva battuto Liverpool e lo stesso Salisburgo in trasferta. Con il ritiro, un pareggio 1-1 al San Paolo con Lozano nei panni di salvatore della patria e una serie incredibile di tiri sbagliati.

Carlo Ancelotti non ha parlato, ha tirato dritto e per questo il Napoli pagherà alla Uefa una multa salata. Ha invece parlato Insigne che tra l’altro ha speso parole importanti per l’allenatore. Dopodiché il rompete le righe. Adesso è dura per De Laurentiis, deve decidere cosa fare. Andare allo scontro o abbozzare e incassare una sconfitta mediaticamente e politicamente sonora? Ora come ora, è come se avesse perso il controllo della nave. Ha fatto di testa sua e le conseguenze non sono state delle più felici. La reazione al momento non è prevedibile. Potrebbe colpire chiunque.

A memoria, non si ricorda un atto simile a quello dei calciatori del Napoli. Soltanto una settimana fa, il Napoli sembrò una macchina mediaticamente perfetta nell’arbitraggio di Napoli-Atalanta. Sette giorni dopo, all’indomani della scellerata decisione di andare in ritiro, il Napoli sembra un club allo sbando con la base che non ascolta il vertice. Se ci fosse una classifica di masochismo, gli azzurri sarebbero primi in Europa. E il presidente sarebbe senza dubbio l’elemento di spicco della squadra.

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