La Stampa: il Napoli è imploso. Ancelotti si è scoperto senza carisma e si è perso il Napoli

Il tecnico non ha avuto la forza di far ragionare la squadra che aveva apprezzato il rifiuto del ritiro ma non il fatto che si fosse fermato a metà strada. Adesso è messo spalle al muro dalla società

Ancelotti si è incavolato

Quanto accaduto a Napoli riscrive la letteratura del pallone scrive La Stampa. Ancelotti, allenatore notoriamente amante del dialogo e capace di portare dalla sua parte i giocatori più tignosi, si trova all’improvviso

“privato di carisma e credibilità davanti ad una squadra che decide per l’ammutinamento lasciando vuoti i letti nel ritiro di Castelvolturno”.

Lo spogliatoio ribelle e compatto rifiuta di tornare nel ritiro imposto dalla società. La squadra aveva apprezzato la posizione pubblica presa da Ancelotti contro il ritiro ma non ha poi compreso perché il tecnico si sia fermato a metà strada la notte della partita contro il Salisburgo, quando in ritiro ci è andato solo lui, mentre i calciatori tornavano ognuno a casa propria.

Il malessere covava da tempo e adesso “il Napoli è imploso”.

“Ancelotti non ha avuto la forza di far ragionare i suoi ragazzi invitandoli a rispettare per una sera la volontà del club prima di un possibile chiarimento del giorno dopo con la richiesta di cancellare la clausura. E, adesso, ad Ancelotti la società ha scelto di addossare ogni prossima mossa, compreso i tempi di un nuovo ritiro, come a voler mettere spalle al muro il tecnico: se la stagione precipita il colpevole è sulla panchina”.

Inoltre, ai giocatori

“è sempre piaciuta poco una gestione troppo familiare della squadra, con Davide Ancelotti, figlio di Carlo, nel ruolo di vice e con il genero nella posizione di nutrizionista”.

Quanto è successo racconta che il rapporto tra il tecnico e il Napoli finirà nel prossimo giugno. Del resto, anche Benitez, nella primavera del 2015, si dissociò dal ritiro imposto dal presidente e, un mese dopo, salutò Napoli.

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