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Juve: “tensione finanziaria”, l’aumento di capitale servirà a saldare i debitori

In un documento reso noto ieri la società spiega che anche il prossimo bilancio è stimato in rosso e la liquidità della società è inferiore a quella prevista dalla Figc

Juve: “tensione finanziaria”, l’aumento di capitale servirà a saldare i debitori

 

La Juventus si trova al momento in «una situazione di tensione finanziaria non disponendo di capitale circolante sufficiente a far fronte al proprio fabbisogno finanziario complessivo»

È quello che riporta Milano Finanza e che si legge nel documento reso noto ieri dalla stessa società torinese riguardo alla manovra di aumento di capitale che scatterà lunedì e dicembre. La Juventus avrà sedici giorni per raccogliere 300 milioni di euro con l’immissione sul mercato di nuove azioni che valgono 0,93

Il documento, poi, sottolinea che «circa la metà dei proventi netti» dell’aumento di capitale «sarà destinata a rimborsare debiti o finanziare impegni già assunti» e che il bilancio 2019/2020 è previsto ancora in perdita, con un rosso che potrebbe essere maggiore dell’ultimo (-40 milioni), mentre l’obiettivo di arrivare all’utile entro il 2023/24 «è molto elevato».

Infine la nota spiega che «l’indicatore di liquidità della società è pari a 0,55 e, dunque, inferiore alla misura minima imposta dalla Figc applicabile (pari a 0,7): come tale, in occasione della verifica alla scadenza del 30 novembre 2019, tale indicatore risulterà non rispettato».

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