È quanto emerge dalle indagini della Dda di Roma che hanno portato allo smantellamento del “Grande raccordo criminale”, una delle più potenti organizzazioni criminali operanti nella capitale nel traffico di droga
Fabrizio Piscitelli informato da Claudio Lotito circa le microspie installate dalla polizia giudiziaria nella sua abitazione e in quella del suo sodale Fabrizio Fabietti.
È quanto riporta oggi il Fatto Quotidiano e che emerge dalle indagini della Dda di Roma che hanno portato allo smantellamento del “Grande raccordo criminale” di Roma, una delle più “potenti, ricche e spregiudicate organizzazioni criminali operanti nella capitale nel traffico di droga”. A capo c’era lui, Diabolik, ossia Fabrizio Piscitelli, il leader del gruppo ultras degli Irriducibili Lazio ucciso a Roma il 7 agosto, proprio al termine delle indagini
Il coinvolgimento del presidente della Ss Lazio, non indagato, è marginale e legato a una conversazione fra “ Diabolik” e Fabietti del 15 marzo 2018, in cui il primo diceva di aver appreso la circostanza dal patron biancoceleste. Lotito, contattato dal Fatto , non commenta la vicenda definendola “ assurda e infondata” .
