Gazzetta: ai tempi di Gigi Riva l’involontarietà era un caposaldo oggi è una strega da bruciare sul rogo
Il Var non sarebbe piaciuto a Rombo di Tuono, anche se gli avrebbe fatto comodo. Oggi dovremmo risarcirlo
Il gol di Gigi Riva a Napoli contro la Germania Est
Nel giorno in cui Gigi Riva compie 75 anni, bisognerebbe avviare le procedure per risarcirlo, scrive Roberto Beccantini sulla Gazzetta dello Sport.
Ai tempi in cui giocava Rombo di Tuono,
“le regole premiavano il lavoro sporco dei mediani, gli agguati degli stopper, le picchiate dei portieri. A quei tempi, l’involontarietà era un caposaldo. I manicomi, vuoti; le moviole, così caste da moltiplicare i desideri, non le polemiche”.
Era un altro mondo. Oggi, invece, l’involontarietà è vista come “una strega da bruciare sul rogo”.
E’ stato tutto aggiustato a livello direttivo e operativo, si è manomesso il protocollo d’ingaggio fra le aule di Coverciano.
Il Var non sarebbe piaciuto a Riva, anche se forse gli avrebbe fatto comodo.
E Beccantini parla anche “dell’assassinio dell’autorete”.
Fu il Mondiale di Francia del 1998, scrive, a spingere l’allora neo presidente della Fifa Blatter
“a varare una sanatoria che riducesse l’incidenza delle sponde e privilegiasse la direzione del tiro, comunque”.
Al cambiamento contribuì il giro di scommesse. Esplose tutto con l’autogol di Davor Suker in Croazia-Giamaica. Assegnandolo si sarebbe spostato il titolo di capocannoniere. Scesero in piazza Batistuta e Vueru, scalzati dal podio, ma anche gli allibratori.
A questa “riforma che deforma” appartengono i gol di Aaron Ramsey al Verona, di Lautaro Martinez al Brescia e di Roberto Soriano all’Inter.
“Una volta, in redazione, si prendeva l’attimo e, con il supporto dei magri bisturi della tv, lo si operava fino a isolare lo stinco maligno, a costo di sabotare la paternità e medicare il tabellino. Narrano che Billy Salvadore non andò in Messico, nel 1970, per una «auto-doppietta» in un’amichevole con la Spagna (2-2). Rivisto il filmato, i criteri odierni gliene avrebbero abbonato almeno uno. E magari Ferruccio Valcareggi lo avrebbe portato”.
