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Dialogo tra Montalbano e Grillo⁩

In chilla mumenta trasitte Grilla pricidiuta da Galluzze che lo prisintai: “Dutturi, il fundature del Muviminta!”

Dialogo tra Montalbano e Grillo⁩
Fatia trasette in officio chiù emaciata del sulita e salutai, “boni juorno Cummissaria: poti scucciarla n’attima?”.
Muntilbano: “Assittate, che fu?”.
Fatia: “Sapi che c’iè la cumpagna ilittorale?”.
M. “Sissì, ma sugno già vinuti omnes”.
F: “Nonsi, dutturi, fagliava il carrico da unnici”.
M: “E chi fusse stu carrico?”.
F: “Fusse Grilla”.
M: “Ma Grilla il comica o il pulitica?”:
F: “Omnes e dua”.
M. “E che vole da nuia?”.
F: “Chilla che vulivano todos”.
M: “Quanno vina?”.
F. “Tra un’orata stavi aqui”.
M. “E noi caa stamma”.
Passarana n’ata orata e mizza e Muntilbano faticanna si stavi propria diminticanna la cusa ma lo scarmazzo che avvirtì nell’oppinno spatia del Cummissariato glielo fici arricurdare.
Trasette Catarelle ngiarmata: “Grilla è aqui!”.
Muntilbano: “E allura chiamma Pinocchia”.
Catarelle: “Ma io non lo saccio Pinocchia… “.
M: “Doppo ti lo prisinta”.
C: “Gratia dutturi, eri da nicareddro che addisiriava cunuscerla”.
In chilla mumenta trasitte Grilla pricidiuta da Galluzze che lo prisintai: “Dutturi, il fundature del Muviminta!”.
Muntilbano: “E si mova fino alla seggia”.
Grilla: “Commissario, ma lei assomiglia a Zingaretti?”.
M. “L’atturi o il pulitica?”.
G: “L’attore, il politico è brutto – e scemo: nota del ridatturi parianti – come l’allerta meteo rossa a Genova… “
M: “Va bine, l’atturi è chiu bella, ma in fundo è simpra meo frate li havi da purtari rispetta… “.
G: “Ma lei è più spiritoso di me, commissario… “.
M: “Più spiritose di mia ci stavi il Grilla comica, lia è il pulitica… “.
G: “Questo è vero, ma porti rispetto a mio fratello, il comico… “.
M. “(…)”.
G: “Bene allora: come vanno le cose nella bella Sicilia: le banche vi torchiano, i commercialisti vi fanno pagare troppe tasse, la corruzione è una metastasi?”.
M. “Truppe dimande Grilla?”.
G: “E che qui non ci sono risposte: ecco perché ho fondato il Movimento”.
M: “Ma mi pari che in cheste ultima timpa si move nu poca truppa?”.
G: “Ma deve muoversi: quando si muove poi troppo chiamo a quel fesso di Di Maio e gli faccio fare un altro cronoprogramma: cittadiiiiniiiii!”.
M: “E quanno poti durari il diritto civili?”.
G: “Quanto dura la procedura civile… “-
M: “Pirchia ura i vaffanculo li dicano a vuia… “.
G: “E che ora noi siamo un movimento di governo”.
M. “E come muvi mintula stati annanna bine… “.
G: “Che ci volete fare commissaria in Italia ci sono piu mentule che altro”.
M: “Allura lia è chilla che regula il muvimenta delle mintula?”.
G: “Bravo, commissario, lei è l’unico che ha capito: io che ho vissuto con i socialisti che rubavano alla grande, come posso temere questi ragazzetti di quarant’anni che sono così stupidi da restituire parte dell’onorario parlamentare… “.
M. “Su chista mi davi rationa: ma poia almino facissiro qualichicosa… “.
G: “Ma perché suo fratello fa qualcosa? In realtà noi non possiamo fare più niente perché siamo vittima della Finanza globale e del governo delle lobbies internazionali e dei 300 che ci governano”.
M: “I tricinta, chilla delle Termopila?”.
G: “Ma quali Termopila d’Igitta: la massoneria finanziaria globale ci governa senza elezioni e rappresentanza: cittadiiiinniii!”.
M. “Ma ura che stavi a parlami, ma le scia chimica chi li manna, i Tricinta?”.
G: “Ma le scie chimiche sono il grimaldello per la nuova opposizione: il cittadino – uno vale uno; nota pariante del ridatturi – deve sospettare di tutto e di tutti, se vuole scardinare il Sistema di corruzione… “.
M: “Ma ura nel Sisteme ci stati macari vuia e pari che a Rome qualichidna de vuia ci abbino azzuppato il biscutta nella corruziona… “.
G: “Ma quelle sono mele marcie”.
M: “Lo diciva macari Cracsie… “.
G: “Beh, quelli erano tempi!”.
M. “Beh, cirta mittiri Cracsie cu DiMaia… “.
G: “Cittadiiiiiniiiii, tutti ad Hammamet… “.
M: “(..)”.
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