Il presidente ha scelto la linea dura e ha già inviato le raccomandate. Ora c’è da fissare il faccia a faccia con Ancelotti che potrebbe mediare e salvare la stagione

Oggi è il giorno delle 24 raccomandate ai rivoltosi. Lettere contenenti le multe stabilite dalla società, per tutti tranne Malcuit che la sera dell’ammutinamento non c’era.
L’ufficio legale del Napoli le ha redatte in modo personalizzato e le ha già spedite. 2 milioni e mezzo di penali (25% dello stipendio) con importi che vanno dai 225mila euro di Koulibaly ai 22mila di Gaetano. Poi c’è la questione danno di immagine che probabilmente la società deciderà di cavalcare.
De Laurentiis ha deciso tutto la settimana scorsa in una conference call. Ha scelto di intervenire con durezza
“per non mostrarsi debole e semmai per sottolinear la capacità di resistere dinnanzi a qualsiasi prova di forza, anche la più (pre)potente, illegale nella sostanza e inelegante nella forma”.
Occorre ricomporre la frattura velocemente, scrive il quotidiano sportivo, perché
“San Siro ha ribadito la labilità psicologica del Napoli, piombato in una crisi d’identità che ha natura innanzitutto psicologica e poi anche tecnica e tattica”.
Liverpool rappresenterà uno spartiacque. Si può spalancare un nuovo orizzonte o si può verificare una spaccatura ancora più grande,
“può clamorosamente far vacillare la fiducia in Ancelotti e schiudere scenari insospettabili, può trascinare sull’orlo di una voragine o può infine indurre a trovare un varco per riavvicinarsi”.
Oggi De Laurentiis atterrerà in Italia. Ha parlato con Grassani, Chiavelli, Giuntoli e più volte con Ancelotti.
Scrive il quotidiano:
“Ha indicato una strategia di carattere giuridico, ne ha riservata un’altra, umana e personale, per rimettere insieme i cocci del Napoli, ora che campionato, Champions e coppa Italia richiedono la presenza “attiva” d’una squadra invece svuotata di energia mentale e d’allegria confinata in questo limbo che sa d’inferno e che dunque nega la felicità”.
Il tempo delle mediazioni non è finito.
“Le telefonate e i messaggi dei calciatori sono rimasti inevasi, ma la mediazione di Ancelotti e Giuntoli non si è esaurita e il faccia a faccia tra De Laurentiis e il Napoli è un appuntamento da fissare. Prima che scoppi il pallone”.