Barbano: il viaggio di De Laurentiis negli States può decongestionare l’ambiente
Sul CorSport. La squadra non ha mai sognato veramente la rivoluzione. Adesso servono aria, tempo e lucidità. Tutto il resto dipende da Ancelotti

Si sarebbe potuto evitare l’allenamento aperto al pubblico di ieri al San Paolo, scrive Alessandro Barbano sul Corriere dello Sport. E invece è stato scientificamente voluto perché evidentemente
“lo schiaffo di un ritiro disertato va lavato in piazza”
I ribelli non hanno mai sognato la rivoluzione
È stata la vendetta del presidente ai danni dei ribelli di Castel Volturno. Che però non hanno mai sognato veramente la rivoluzione. L’unico loro disegno è stato
“il loro comune cattivo umore per i contratti non rinnovati, per i punti perduti e per quei palloni che, contro il Salisburgo, non volevano saperne di abbassarsi sotto la linea della traversa”
Solo una modesta rivolta
Quella di Napoli, scrive Barbano, è stata “appena una modesta rivolta” e il fatto che sia avvenuta appena a novembre, quando ancora tutto è aperto, e non a stagione finita,
“mostra la debolezza strategica dei ribelli e dei restauratori”
A novembre ancora niente è perduto, non si può buttare tutto all’aria, a patto, però, che si guardi a ciò che è successo solo per quello che è stato, cioè
“uno scoppio d’ira dei figli contro i padri, ma anche dei figli che giocano a fare i padri contro i figli e in assenza dei padri”.
Il viaggio del presidente può decongestionare l’ambiente
Non sarà facile mettere le cose a posto, anche perché da sempre, per De Laurentiis, i conflitti si trasformano in divorzi.
Se fino ad ora, per anni, il Napoli è sembrata la felice eccezione di Napoli, oggi squadra e città sembrano coincidere con la squadra che si avvicina all’incompiutezza di Napoli.
“Servono aria, tempo, lucidità di pensiero e di azione e, infine, fortuna. Il viaggio del presidente negli States può decongestionare l’ambiente. Tutto il resto dipende da Ancelotti”