Ancora razzismo. Il cugino di Kean denuncia tifosi del Catanzaro: “Fiero di essere nero e italiano”

Massimo Goh al termine di Cavese-Catanzaro: «È la seconda volta che succede. Mi hanno detto di lasciare stare ma io non lascio stare»

Ancora un caso di razzismo nel calcio italiano, l’ennesimo. Ne scrive oggi Il Mattino. Ieri, al termine di Cavese-Catanzaro, che si è disputata a Castellammare di Stabia, alcuni tifosi calabresi avrebbero insultato il giocatore della Cavese che stava rientrando negli spogliatoio. Massimo Goh è torinese ed è cugino di Kean anch’egli vittima di buu a Cagliari lo scorso anno.

Goh ha scritto una Instagram Stories in cui ha denunciato l’episodio.

Per la seconda domenica di fila sono stato insultato per il colore della mia pelle, la prima volta non ho detto niente e ho sbagliato ma ora ne ho abbastanza di ‘sto schifo… Ma ci rendiamo conto? Parliamo di calcio, ci stanno gli sfottò e ci sono mille modi per insultare una persona. Non mi interessa se era uno o dieci o cinquanta, in tanti mi hanno detto di “lasciare stare” ma io non lascio stare, per me chi sbaglia paga. Queste persone non devono entrare negli stadi, queste persone qua si devono squalificare per un po’ di anni. Il razzismo va oltre il calcio, è un tasto che non si deve toccare. Sono nero e sono fiero. Come sono italiano e sono fiero.

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