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CorSport: la lezione di Mancini al calcio: si può vincere e divertire con i ragazzi del vivaio

Gli davano del visionario, invece ha costruito una squadra consapevole. Il ct ha compiuto il suo primo capolavoro

CorSport: la lezione di Mancini al calcio: si può vincere e divertire con i ragazzi del vivaio

È stata forse la serata meno spettacolare per l’Italia di Mancini, scrive Alberto Dalla Palma sul Corriere dello Sport, ma l’Italia è riuscita a guadagnare la qualificazione all’Europeo con tre turni di anticipo. Ha battuto ogni record. Nonostante il muro alzato dalla Grecia, che sembrava invalicabile.

Il ct Van’t Schip si era presentato all’Olimpico “non per giocare ma soltanto per distruggere” e l’Italia sembrava non trovare l’idea giusta per andare in porta.

La Nazionale rischiava di perdere la pazienza e la testa, e invece

“si è messa a cucinare a fuoco lento gli avversari più inguardabili del girone: ha abbandonato il lancio lungo, solitamente l’arma di chi non ha un gioco, e si è rimessa a palleggiare con una velocità superiore chiudendo la contesa”.

Il rigore e il sinistro di Bernardeschi hanno portato l’Italia all’Europeo dopo 23 mesi dall’eliminazione ai Mondiali firmata da Ventura.

Non si deve pensare che l’Italia abbia fatto un passo indietro perché non ha vinto in scioltezza. Anzi, ha compiuto un passo in avanti verso la consapevolezza.

Con la qualificazione con sette vittorie consecutive, Mancini ha chiuso il suo primo capolavoro.

Quando gli davano del visionario o del povero illuso, ha continuato a lavorare e non solo ha ricostruito l’Italia ma ha anche lanciato un messaggio che il calcio italiano, al momento, non è riuscito a cogliere:

“si può vincere e divertire anche con i ragazzi del vivaio, che spesso sono più bravi degli stranieri per cui molti club si svenano arrivando sull’orlo del fallimento”

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