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Repubblica: la Figc propone il riconoscimento facciale dei razzisti

Il tema sarà dibattuto oggi nell’incontro tra Gravina e il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora

Repubblica: la Figc propone il riconoscimento facciale dei razzisti

Lunedì, alla Scala di Milano, il presidente della Fifa Gianni Infantino ha condannato il razzismo sempre più frequente negli stadi italiani. Il razzismo è così andato in mondovisione, scrive Repubblica, cosa che ha reso inevitabile che se ne parli oggi, in occasione dell’appuntamento (già programmato da giorni) tra il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e il presidente della Figc Gabriele Gravina.

Il vertice non avrà come fulcro la questione razzismo, ma il tema sarà dibattuto. La Federcalcio proporrà di incrementare la tecnologia per combattere il fenomeno. Del resto, dal primo ottobre la Figc concederà dei benefici per le sanzioni a favore dei club che si adegueranno alla tecnologia.

Allo stesso tempo, però, Gravina presenterà anche alcune proposte. La vera novità è quella di utilizzare la tecnologia per il riconoscimento facciale.

Scrive Repubblica:

“La Figc vorrebbe favorire e sostenere investimenti in questo senso che potrebbero permettere di individuare con assoluta certezza i responsabili di qualunque fatto grave all’interno degli stadi. Compresi gli ululati ai calciatori di colore. Anche per questo servirà l’appoggio politico, decisivo per permettere azioni forti negli stadi, a partire dalla sospensione delle partite”.

Esempi di civiltà arrivano, intanto, dall’Inghilterra. Anche lì il problema è attualissimo, con 13 casi di discriminazioni razziali negli ultimi sei mesi.

Ieri il West Ham ha espulso a vita dal proprio stadio un tifoso che, in un video, si esibiva in commenti razzisti. Ha scritto:

“Non c’è posto per gente così nel nostro club”.

Sabato, invece, l’Everton esporrà a Goodison Park uno striscione con il volto di Moise Kean e il messaggio, in italiano, “No al razzismo”.

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