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Nuovo San Siro, 45 milioni per demolirlo. Gli spogliatoi dovranno spaventare gli avversariI dettagli del nuovo stadio

Sul Corriere Milano alcune anticipazioni sul nuovo stadio. Non sarà completamente coperto e si dovrà passare velocemente dal rossonero al nerazzurro

Nuovo San Siro, 45 milioni per demolirlo. Gli spogliatoi dovranno spaventare gli avversariI dettagli del nuovo stadio

Il Corriere Milano dedica ampio spazio ai progetti per il nuovo San Siro che sono alla valutazione di Inter e Milan.

Si scopre che, al centro delle indicazioni che gli architetti hanno ricevuto per compilare i loro progetti c’è anche l’aspetto psicologico.

Gli spogliatoi riservati alle squadre ospiti dovranno infatti incutere timore e tensione negli avversari. Quasi un’introduzione a ciò che accadrà quando scenderanno in campo.

Per le squadre di casa, invece, discorso diverso. L’interramento e le chiusure laterali favoriscono l’isolamento e riducono l’impatto acustico. L’obiettivo è quello di non far avvertire loro la pressione.

Il progetto vincitore sarà svelato il 23 settembre. Per ora, come scritto ieri, dei quattro originari ne restano in gara due.

Si possono già intravedere alcune linee guida.

Innanzitutto, demolire il vecchio Meazza non sarà semplice nemmeno dal punto di vista economico. Il costo previsto si aggira intorno ai 45 milioni di euro.

“Spiccioli in confronto al limite massimo di spesa messo a bilancio per il nuovo impianto: 605 milioni di euro”.

Confermate anche le voci che davano Populous come lo studio più accreditato per la vittoria, favorito dal lavoro di mesi con i due club nel ruolo di advisor per la parte che riguarda l’architettura.

Il nuovo stadio da 60 mila posti non avrà una copertura completa, perché, spiega il quotidiano, si rischia di andare fuori budget.

“Dovrà riflettere il sofisticato gusto architettonico della città che mette insieme i grattacieli di Porta Nuova e le case di ringhiera e quel pizzico di esibizionismo che colpisce molti dei tifosi vip quando arrivano allo stadio: quindi, grande attenzione alle entrate dello stadio per garantire la massima visibilità”.

L’impianto deve essere flessibile. Deve poter passare dai 60 mila posti ai 55 mila.

E ci dovrà essere flessibilità anche per i posti premium, quelli più ambiti e più cari. Sarà prevista la possibilità di convertire posti non premium in premium in base al tipo di evento, dal concerto agli show per le famiglie, alle amichevoli.

I posti, inoltre, saranno ripartiti in base al tipo di partita. Per i derby, i posti corporate salgono a 12.500, quelli per i cugini rossoneri o nerazzurri a 6.000. In caso di un match importante, come può essere quello contro una delle prime sei in classifica, scendono a 10.300. Ai tifosi della squadra avversaria vanno 3.000 biglietti.

Per gli altri match, i posti premium scendono a 8.000, 1.000 per i tifosi avversari. Nei derby raddoppiano: 800 contro i 500 dei grandi scontri e i 400 delle partite ordinarie.

La flessibilità è necessaria per la presenza dei due club e dovrà prevedere soluzioni agili nella convsione dei megastore interni allo stadio e anche per i colori. La transizione tra il rossonero e il nerazzurro dovrà essere immediata senza appesantire i costi.

I club chiedono che sia possibile il passaggio dal rossonero al nerazzurro premendo un solo tasto. Nel modo più veloce possibile.

Gli interisti continueranno ad occupare la curva Nord, mentre ai milanisti sarà riservata la Sud.

La memoria del Meazza sarà invece affidata al museo che dovrà raccontare e testimoniare anche la grandezza dei due club.

 

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