Gli indizi del social mercato

Il centravanti belga del Manchester United, Lukaku, uno degli obiettivi dell’Inter, ieri ha pubblicato un post insieme all’agente: “Soon, to be continued” come a dire “presto una nuova storia” e l’icona del silenzio.

Il senso del messaggio. Vuol dire che presto deciderà il suo futuro e probabilmente qui si parla di duello. Non un duello originale: Juve contro Inter, le eterne rivali. Se davvero Dybala e Lukaku si scambiassero la maglia, però, l’Inter perderebbe tre partite in una. Lukaku, il centravanti preferito da Conte, finirebbe alla grande rivale italiana. Dybala, obiettivo di Marotta da mesi, uscirebbe dal mercato. E Icardi, attaccante all’addio, non potrebbe più andare alla Juventus. Mauro da mercoledì dovrebbe allenarsi di nuovo con la squadra, di ritorno dalla tournée in Asia. Per lui resterebbe il Napoli, forse la Roma, soluzioni comunque non semplici. Per l’Inter, somiglia a uno scacco matto.

Carlo Laudisa, Gazzetta dello sport

Comunque vada a finire questa storia, insomma, i rapporti sull’asse Milano-Torino non sono destinati a migliorare. Anzi.

Andrea Ramazzotti, Corriere dello sport

Wanda e il treno per Yuma

Il mercato via social. Il giochino è sgamato. Ci mostrano quel che vogliono che intendiamo. Per lanciare un messaggio. Per vedere l’effetto che fa. Wanda Nara con l’ombretto azzurro, e nella stessa posa che un’estate fa assumevano De Laurentiis e Ancelotti, lascia intendere che Icardi potrebbe dire di sì al Napoli. James Rodríguez a torso nudo dopo aver giocato a calcetto, in mezzo a un gruppo di amici che veste la maglia del Napoli, intende dire che sta aspettando di metterla. O forse invece che non la metterà mai? Proprio mentre il social media manager del club posta la locandina del film “Quel treno per Yuma”, e tutti pensano a lui, a James, che si soprannome  fa Il Bandito.

Junior Morales

Se Junior Morales inizia a seguire la Roma su Instagram, ci pare un segno. Perché ormai si fa così, o forse dovremmo dire perché ormai ci facciamo caso. Gonalons si mette a seguire la Roma, la moglie di Morata il Manchester United. De Ligt alla Juventus è stato chiaro quando Annekee Molenaar, la sua fidanzata, ha ricevuto il saluto social dalle sue amiche. Prima che la Juventus ufficializzasse Bernardeschi, ci pensò Marchisio con un tweet: “Benvenuto, ti aspettiamo per iniziare insieme una nuova grande stagione”.

Da un like di Modric ho capito tante cose

A volte sono solo suggestioni. O sono ragazzi che si divertono. Un like di Modric a un post di Perisic – dove in posa con Brozovic e Vrsaljko domandava “chi manca?” – parve la conferma che fosse destinato all’Inter. Il figlio di Boban, Rafael, ha condiviso nelle storie di Instagram Stories una grafica di Modric in maglia rossonera, e tutti a dirsi: vuoi vedere che il papà gli ha detto qualcosa.

Quelli che poi si pentono

Ci sarebbe poi una casistica sterminata sulle gaffes, ma per restare in tema limitiamoci a quelle che attengono al calciomercato. Perché quando si cambia squadra a volte i profili social fanno riemergere un passato imbarazzante. Correva l’anno 2012 quando il neorossonero Andrea Conti twittava contro la buona sorte del Diavolo nei sorteggi di Champions: “Vaff… il Milan e i suoi soliti sorteggi inculati”. Insomma, cari calciatori e parentame vario: commentate, fotografatevi e mettete tutti i likes che vi pare, ma se volete un consiglio dopo un po’ ricordatevi anche di cancellare.

Federico Malerba, Il Giornale, 23 luglio 2017 

Brontoloni

”Io da sempre contesto il mercato aperto così a lungo, non lo concepisco. Le squadre poifiniscono per essere assemblate all’ultimo. Del lavoro quotidiano non frega nulla a nessuno, comanda il business. Il mio mestiere è sempre più difficile”.

Marco Giampaolo, allenatore del Milan

Offrirsi. Dani Alves ha usato instagram per cercarsi una squadra. È il giocatore con più titoli vinti nella storia (40) ma dopo la scadenza del contratto con il PSG è rimasto disoccupato. Ha scritto in un post: “Cerco lavoro, dove posso mandare il mio curriculum? Qualcuno mi avvisi se ha del tempo per leggerlo”.