Sul Corriere dello Sport un’attacco al giornalismo che ha supportato la fake news e favorito le speculazioni in borsa
Sul Corriere dello Sport Italo Cucci attacca la stampa o almeno una parte della stampa, quella che ha supportato la fake news dell’anno di Guardiola alla Juve.
Solo i giornali sportivi, secondo Cucci, hanno rispettato il proprio ruolo e la propria onestà, in questa faccenda e non ci si giustifichi parlando di “calciomercato”.
Nel tempo la stampa sportiva, contornata di una miriade di blog e presunti esperti è finita a
trattare il calcio come la politica, affidandosi ai “retroscena”, agli “scoopisti”, ai disinvolti propagatori i fake news e di virgolettati fasulli che hanno deplorevolmente “mercatizzato” tutto. Riducendo il giornalismo italiano da Quarto a Ultimo Potere.
Quello che era un gioco e per alcuni ancora resta, è stato trasformato in un inseguimento alla bufala e Cucci ricorda che “le bufale giocano in borsa”, un particolare che non va dimenticato di questa corsa a chi sarebbe stato il prossimo allenatore della Juventus.
L’unico ad aver sempre detto la verità, 4 volte, è stato lo stesso Guardiola, ma hanno voluto, o preferito, non credergli.