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Guardiola alla Juventus sarebbe la vittoria del giornalismo non mainstream (eccetto l’Agi)

Di Marzio, Pedullà, i quotidiani danno Sarri, sul web nessuno ci crede (e non a torto). Mughini già lo attacca. Il sempre informato Momblano ripete che la scelta è Pep

Guardiola alla Juventus sarebbe la vittoria del giornalismo non mainstream (eccetto l’Agi)

Quando c’è di mezzo la Juventus, è sempre bene leggere Antonio Corsa che su Twitter – e non solo – scrive cose che spesso vale la pena di leggere. Sul futuro allenatore della Juventus ha scritto questo: in soldoni, Corsa fa notare la netta divaricazione tra giornalismo che possiamo definire mainstream e giornalismo social o comunque legato a testate meno accreditate. Il primo sta scrivendo e parlando da giorni di Sarri alla Juventus, il secondo non ci crede manco per niente. E punta su Guardiola. Eccezione: l’Agi. 

Guardiola avanti a tutti

In questo secondo universo spicca la figura di Momblano molto informato sugli affari di casa Juventus. Anticipò – come il Napolista peraltro (forse noi anche prima) – che Allegri non sarebbe più stato l’allenatore bianconero. E ieri ha detto chiaro e tondo che la scelta della Juventus è una e una sola: Pep Guardiola

Nessuna titubanza per lui, Guardiola è l’uomo che la società bianconera ha scelto per sostituire Massimiliano Allegri. La riservatezza sull’affare sarebbe motivata dall’attuale posizione contrattuale dell’allenatore con il City, ma non ci sono dubbi sui contatti intrapresi da tempo per portarlo a Torino.

Del resto, nei giorni scorsi lo stesso giornalista aveva mostrato scetticismo sui nomi accostati al dopo Allegri, nomi che non risponderebbero alle esigenze della Juve e soprattuto alle necessità della società

Se Conte era un nome che poteva irritarlo concettualmente, quello di Sarri è un nome che potrebbe svilirlo calcisticamente (tenendo buono il condizionale). Perché un’esperienza Sarri attaccata all’esperienza Allegri descriverebbe una nemesi assoluta e un giudizio più netto da parte della società rispetto a ciò che è stato lasciato trasparire. Per non parlare poi dei tifosi.

E su questo noi siamo perfettamente d’accordo. A noi pare impossibile che la Juve scelga Sarri (ieri, contro l’opzione, è sceso in campo anche Mughini), però prendiamo atto che Di Marzio dice Sarri e che, soprattutto, Pedullà – vicinissimo a Sarri – da giorni non scrive altro.

Resta l’incognita dunque (almeno mediaticamente) e la corsa per la panchina appare quanto mai ancora aperta, come ha sottolineato anche Crosetti questa mattina su Repubblica, ma se l’affare Guardiola dovesse andare in porto significherebbe che la Juve ha trovato gli sponsor giusti per chiudere un accordo che le costerebbe 24 milioni

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