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Mattino: Izzo come Cannavaro. Da Scampia alla sfida a testa alta con Ronaldo

Dai campi di periferia alla Nazionale. Lo straordinario percorso del difensore napoletano che gioca nel Torino

Mattino: Izzo come Cannavaro. Da Scampia alla sfida a testa alta con Ronaldo

Armando Izzo, 27 anni e un viaggio che lo ha portato dai campi polverosi di Scampia al Genoa e al Torino, fino a Coverciano dove quest’anno ha vestito per la prima volta la maglia azzurra dopo le convocazioni arrivate già nel 2016 con Antonio Conte.

Lo racconta Bruno Majorano sul Mattino.

Ha iniziato a 6 anni nella scuola calcio ‘Arci Scampia’ di Antonio Piccolo. Le sue qualità erano già evidenti e infatti a 10 anni è stato chiamato dal Napoli. Il fallimento della società lo costrinse a tornare alla scuola calcio di partenza. Poi l’arrivo di De Laurentiis.

“Crescere in fretta: questa la necessità principale di Armando. Diventare subito adulto in un quartiere dove crescere non è poi la cosa più facile del mondo, tanto più se non puoi contare sull’appoggio di un padre scomparso troppo presto. Eppure Armando ce l’ha fatta”.

Dopo la gavetta nel settore giovanile del Napoli e un ritiro in prima squadra con Mazzarri, Izzo ha proseguito a farsi le ossa altrove: un anno a Trieste, dove ha segnato anche il primo gol tra i professionisti; due stagioni ad Avellino, prima in serie C e poi in serie B.

“Pronto si, ma non al punto giusto da convincere il Napoli che nel giugno del 2014 lo perde definitivamente «alle buste», con l’Avellino che offre una cifra più alta”.

Poi l’avventura con il Genoa e l’arrivo a Torino, dove ha ritrovato Walter Mazzarri:

“l’allenatore che ai tempi di Napoli gli comprò anche un paio di scarpe in ritiro quando un giovanissimo Armando non aveva i soldi per poterlo fare da solo”.

La prestazione contro la Juventus, venerdì, ha dimostrato ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, quanto è cresciuto negli anni. Ed ha ricordato le prestazioni di Fabio Cannavaro.

“Il paragone non può essere considerato azzardato, perché quando il tuo avversario si chiama Cristiano Ronaldo e tu non hai paura di sfidarlo a testa alta, l’onore delle armi ti spetta e come”.

 

 

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