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CorSport su Insigne: il destino degli idoli è dover dimostrare sempre qualcosa

Insipido o Insigne? il giudizio di Capello sulla prestazione contro il Cagliari è diviso, primi 90′ insipidi, ma poi il coraggio di segnare il rigore cambia tutto

CorSport su Insigne: il destino degli idoli è dover dimostrare sempre qualcosa
Foto Calcio Napoli

Il CorSport riprende le dichiarazioni di Fabio Capello nel post partita di Napoli-Cagliari: “Insipido” è stat la definizione per Lorenzo Insigne nei primi 90′ della gara, però poi è arrivato il rigore e il coraggio di tirarlo.

«Perché ci è voluto coraggio in quelle condizioni: c’era il destino della partita e quando vai sul dischetto a una manciata di secondi dalla fine è più semplice essere avvolto dalla tensione. In quella situazione, tu sai che puoi segnare e dunque vincerla e sbagliare e quindi sciupare un’occasione. E il carattere è un elemento che va valutato nel complesso della prestazione»

Antonio Giordano ripropone il dubbio, contano di più 90′ minuti insipidi o una manciata di secondi in cui sei tu e lo stadio che l’ultima volta ti ha fischiato a decidere le sorti di un incontro? Capello ha in parte risposto alla domanda tessendo al termine l’elogio del capitano azzurro

«Io ci ho visto dentro anche tanto orgoglio, una sfida personale: in situazioni del genere, il terrore che te lo pari, o magari l’errore umano, possono incidere. Lui è andato ed ha segnato»

E’ il destino degli idoli nel calcio italiano, il dover sempre dimostrare qualcosa ad ogni costo. I numeri di Insigne parlano, 14 reti che non sono poche e 7 assist per lui in un campionato che nonostante il secondo posto ha fatto tanto discutere i tifosi del Napoli. Ma i numeri di Insigne non finiscono, 115 conclusioni e 25 dribbling per il capitano azzurro, parlano di un giocatore che ha fatto meglio di tanti altri e aprono le porta ad un rinnovo che è nell’aria.

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