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Commisso dalle tv al calcio, come Berlusconi

Chi è l’italo-americano che secondo il NYT sta acquistando la Fiorentina. I tentativi falliti per Milan e Roma e il suo impero economico

Commisso dalle tv al calcio, come Berlusconi

Commisso, l’italo-americano che sta per comprare la Fiorentina, come rivela il NYT. Una storia da imprenditore-magnate. Nato in Italia arriva in America a 12 anni, completa gli studi negli States senza sapere una parola di inglese al suo arrivo e si laurea alla Columbia University che gli ha dato una borsa di studio e a cui è rimasto legatissimo: l’università nel 2013 gli ha intitolato il proprio stadio di calcio, in virtù delle molte donazioni.

Un self made man

Un self made man che è arrivato a fondare la Mediacom, una dei più importanti colossi delle comunicazioni americane,

Nel 2011 la società da lui fondata ha lasciato la Borsa e Commisso ne ha acquisito il controllo totale, con l’87% delle quote e facendo per la prima volta la sua apparizione nella prestigiosa classifica dei Billionaires stilata da Forbes che stima il suo patrimonio personale in 4,5 miliardi.

L’impero di Commisso

Il piccolo impero di Commisso, secondo i dati depositati presso la Sec (l’organo che vigilia sui mercati finanziari americani) si compone di due gambe: Mediacom Broadband e Mediacom Llc, entrambe registrate nel paradiso fiscale del Delaware. La prima – più grande e quotata al Nasdaq fino al 2010 – è controllata dalla seconda e insieme fatturano 1,87 miliardi di dollari: nel 2017 hanno generato utili per 287,6 milioni di dollari e flussi di cassa per 264 milioni. Un mucchio di soldi per una società del comparto media attiva fuori dai grandi centri urbani e che offre servizi di tv via cavo, internet e telefonia in piccoli mercati americani. Insieme le due società hanno oltre 900mila clienti video, poco più di 1,1 milioni di abbonati internet e poco meno di 600mila clienti per la telefonia. Nel complesso ci sono 1,4 milioni di americani che hanno almeno un contratto con Mediacom.

La passione per il calcio

Appassionato di calcio sin da bambino, nel 2010 aveva tentato di abbinarlo alle televisioni anche per i problemi legati alla concorrenza di Netflix e latri big del settore,  entrando nell’acquisto della Roma, insieme a Di Benedetto e Pallotta. Rinunciò per una sorta di lealtà nei confronti della Juventus per cui ha sempre fatto il tifo.

Poi l’avventura americana dei Cosmos che salvò dal fallimento, poi la Lega in ci militavano si è sciolta nel 2018 e Commisso è in causa (dispendiosissima dal punto di vista legale) con la federcalcio Usa, accusata di non essere imparziale e favorire soprattutto la Major League Soccer.

I suoi interessi per la Fiorentina risalgono a tre anni fa, quando le richieste esose di Della Valle lo convinsero a desistere. Poi l’anno scorso il tentativo per il Milan dove fu battuto sul filo di lana dal fondo Elliott.

Adesso sembra giunto finalmente il momento giusto per l’italo-americano di entrare nel calcio italiano.

 

 

 

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